Maestro e attivista, Odeh Muhammad Hadalin aveva aiutato i registi del documentario premio Oscar a girare il loro film a Masafer Yatta.
È stato scelto il logo dell’Expo di Osaka ma non convince proprio tutti
È uno scrunchie, di quelli che si usavano negli anni ’90 per legare i capelli e che sono tornati di moda, oppure sono dei pomodorini con gli occhi? Il nuovo logo dell’Expo di Osaka 2025 non è proprio immediato e ha già scatenato una miriade di polemiche. Come riporta il Guardian, in Giappone in molti sono rimasti sorpresi dall’opzione E, che è risultata la scelta finale tra i loghi finalisti, creata da un team guidato dal graphic designer Tamotsu Shimada, il quale ha affermato di aver voluto realizzare qualcosa «che fosse unico e di impatto».

Su Twitter le reazioni sono state immediate: gli utenti, incapaci di decidere se l’immagine fosse carina o terrificante, hanno iniziato a pubblicare meme accompagnati dall’hashtag con il nome giapponese del logo, “Inochi no Kagayaki-kun”. C’è chi l’ha paragonato a dei pomodorini, appunto, perfetti per un’insalata estiva, chi ha pensato fosse perfetto come elastico per chiudere il pane e chi l’ha immaginato come un’entità da videogiochi. Spoon & Tamago, un sito web specializzato in arte, design e cultura giapponese, ha invece elogiato il lavoro di Shimada. «La scelta, anche se apparentemente strana e ha suscitato shock online, a nostro avviso era scontata: è un ottimo design che verrà ricordato per secoli a venire», hanno scritto. D’altronde, a proposito di loghi che lasciano perplessi, chi non rimpiange l’omino di Italia ’90?
万博ロゴの例のアレ、コロシテくんとも言われてるけど、ミニトマトで作ったら生命力すごいから見てw
サラダに擬態すれば万博コラボメニューとしていけるのでは?#大阪万博のロゴ #いのちの輝きくん pic.twitter.com/Lsx4Y6zQZm
— ウミ (@XkEL7NiSXE795tS) August 26, 2020
3Dプリンターで「いのちの輝き」を作りました。食パンを止めるアレに使えます#いのちの輝きくん pic.twitter.com/XD02rGUlnj
— せじ (@toufist) August 25, 2020
“ Destroy the eye ! ”#いのちの輝きくん #命の輝き pic.twitter.com/x0BE7tvNOE
— 21@Skeb募集中 (@444th_spare21) August 25, 2020

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.