Bulletin ↓
05:28 domenica 29 giugno 2025
La storia del turista norvegese respinto dagli Stati Uniti per un meme su Vance sembrava falsa perché effettivamente lo era Non è stato rimpatriato per le foto salvate sul suo cellulare, ma semplicemente perché ha ammesso di aver consumato stupefacenti.
In Giappone è stato condannato a morte il famigerato “killer di Twitter” Takahiro Shiraishi è stato riconosciuto colpevole degli omicidi di nove ragazze. Erano tre anni che nel Paese non veniva eseguita nessuna pena capitale.
Per sposarsi a Venezia e farsi contestare dai veneziani Bezos ha speso almeno 40 milioni di euro Una cifra assurda che però non gli basta nemmeno per entrare nella Top 5 dei matrimoni più costosi di sempre.
È uscito il primo teaser di Bugonia, il film in cui Yorgos Lanthimos parla di alieni e complottisti Il film arriverà nella sale italiane a novembre e, secondo le prime indiscrezioni, potrebbe essere tra quelli in concorso a Venezia.
Anna Wintour ha annunciato che non sarà più la direttrice di Vogue America Ma ovviamente non ha alcuna intenzione di smettere di lavorare: resterà global editorial director di Vogue e la global chief content officer di Condé Nast.
Macron ha detto che vuole far diventare la musica elettronica francese patrimonio Unesco La musica elettronica l'abbiamo inventata noi. Solo noi abbiamo quel French Touch», ha detto, dando l'annuncio in un'intervista radiofonica.
Se c’è un posto che non soffrirà mai di overtourism è certamente il resort appena inaugurato da Kim Jong-un in Corea del Nord Il supremo leader ha partecipato alla cerimonia di apertura e si è divertito a guardare degli uomini che volavano giù dagli scivoli ad acqua.
È morta a 91 anni Lea Massari, la diva che abbandonò il cinema Dopo aver lavorato con i più grandi registi del cinema italiano, si ritirò a vita privata 30 anni fa e non tornò mai più a recitare. 

Cos’è log4j, la più grande minaccia della storia alla cybersecurity mondiale

21 Dicembre 2021

Il 9 dicembre nella comunità degli addetti ai lavori e appassionati di cybersecurity ha cominciato a girare insistentemente la voce di un nuovo, pericolosissimo bug trovato dentro un modello di computer estremamente popolare. Il giorno dopo la diffusione della notizia, praticamente tutte le più grandi software company del mondo sono entrate in crisis mode: tutti si sono messi alla ricerca di un metodo e uno strumento che aiutasse a capire se questo bug si annidasse anche dentro i loro dispositivi. La preoccupazione e la ricerca spasmodica di una soluzione possono sembrare esagerate, di primo acchito. Ma si capisce tutto meglio leggendo le prime descrizioni che di questo bug sono state fatte: si tratterebbe di una riga di codice appartenente a una sezione chiamata log4j, quattro lettere e un numero che nella cybersecurity mondiale stanno diventando sinonimo di disastro (alcuni parlano di vera e propria apocalisse).

Passati appena dieci giorni dalla scoperta del bug, siamo già alle conferenze stampa e alle dichiarazioni ufficiali delle agenzie governative, come racconta Input. Jen Easterly, direttrice della U.S. Cybersecurity and Infrastructure Agency, ha detto, in un’intervista dello scorso giovedì concessa a Cnbc, che log4j è «la falla nella sicurezza informatica più preoccupante che io abbia incontrato in tutta la mia carriera». Sono decenni che Easterly lavora nel settore.

A rendere così preoccupante la “vulnerabilità log4j”, come comincia a essere chiamata in via ufficiale, è il fatto che la si può trovare in milioni e milioni di dispositivi. La cosa incredibile è che si tratta di un pezzettino di codice piuttosto banale, in uso ormai da anni: la sua funzione è quella di permettere ai dispositivi di tenere traccia delle loro attività precedenti. È una sorta di diario, per semplificare, usato da tantissime aziende informatiche e un’infinità di dispositivi in tutto il mondo: si va da Amazon Cloud alle Internet tv. Il problema sta proprio nella “semplicità” del codice: ogni volta che a log4j viene chiesto di registrare qualcosa, log4j la registra. A un certo punto gli esperti di cybersecurity si sono resi conto che log4j registrava senza problemi anche codici malevoli, rendendo semplicissimo il lavoro di chi volesse, per dire, prendere possesso di un server. Nessuno sa esattamente chi abbia scoperto la vulnerabilità né chi sia stato il primo a comprenderne il potenziale dannoso ma, come sempre, le leggende a riguardo già esistono: pare che sia tutto cominciato dentro il popolarissimo videogioco Minecraft, ma di confermato o confermabile non c’è nulla, per il momento.

Di confermatissimo, invece, c’è il panico e la corsa ai ripari di tutto il mondo dell’high tech e della tecnologia di consumo. Contro log4j i singoli utenti non possono fare praticamente nulla, la responsabilità di trovare una soluzione e implementarla ricade quindi interamente sulle spalle delle aziende. Easterly ha detto che «stiamo facendo tutto il possibile per contenere il problema e trovare tutti i rischi associati alla presenza di log4j. Abbiamo aggiunto questa vulnerabilità al nostro elenco dei rischi informatici che possono essere usati dagli hacker per le loro attività criminali. Il messaggio è chiaro: le agenzie federali civili e i partner privati del governo federale devono urgentemente porre rimedio».

Articoli Suggeriti
Ripensare tutto

Le storie, le interviste, i personaggi del nuovo numero di Rivista Studio.

Il surreale identikit di uno degli autori dell’attentato a Darya Dugina diffuso dai servizi segreti russi

Leggi anche ↓
Ripensare tutto

Le storie, le interviste, i personaggi del nuovo numero di Rivista Studio.

Il surreale identikit di uno degli autori dell’attentato a Darya Dugina diffuso dai servizi segreti russi

La Nasa è riuscita a registrare il rumore emesso da un buco nero

Un algoritmo per salvare il mondo

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.

Odessa ex città aperta

Reportage dalla "capitale del sud" dell'Ucraina, città in cui la guerra ha imposto un dibattito difficile e conflittuale sul passato del Paese, tra il desiderio di liberarsi dai segni dell'imperialismo russo e la paura di abbandonare così una parte della propria storia.

Assediati dai tassisti

Cronaca tragicomica di come non sia possibile sfuggire alla categoria più temuta e detestata del Paese.