Grazie a un accordo tra Paramount e Activision, una delle più importanti saghe videoludiche di sempre arriverà sul grande schermo.
Un libro racconta il lato buono dei fast food
Se c’è una cosa che rende davvero Uniti gli Stati dell’America del Nord è il fast food, scrive Adam Chandler, staff writer dell’Atlantic e autore del libro Drive-Thru Dreams: A Journey Through the Heart of America’s Fast-Food Kingdom, tra le ultime uscite della casa editrice newyorkese Flatiron Books. L’80 per cento degli americani mangia al fast food almeno una volta al mese, secondo i dati di Gallup. Il 96 per cento almeno una volta all’anno. Non c’è nessun altra istituzione, scuola o palestra che regga il paragone in quanto a popolarità, spiega Chandler. Andando oltre le note critiche sulla qualità del cibo e sui modelli di business, l’autore mostra “il lato buono” di ogni McDonald’s o Burger King: la capacità di creare un nuovo spazio di incontro per la comunità.
«I sociologi parlano di questi luoghi di incontro fuori da casa e dal lavoro come ‘luoghi terzi’» scrive Chandler. Un territorio neutrale, accessibile e divertente, perfetto per conversare e capace di dare un senso di appartenenza alla comunità. «Questi posti sono diventati rari in un Paese alle prese con le diseguaglianze e in cui gli incontri sociali sono diventati soprattutto digitali», spiega l’autore. E qui entra in gioco il fast food, un posto più popolare dei social network (il 10 per cento degli americani non usa internet, secondo Pew Research Center), non costoso e soprattutto non esclusivo. Ecco perché di recente le forze dell’ordine statunitensi hanno scelto proprio i fast food per avvicinarsi alle persone, con iniziative come “Coffe With A Cop”, che invita i clienti dei fast food a prendersi un caffè insieme a un poliziotto per parlare del quartiere in cui vivono e conoscersi meglio.

A The Voice of Hind Rajab di Kawthar ibn Haniyya il Gran premio della giuria, Toni Servillo vince la Coppa Volpi per la sua interpretazione in La grazia, di Benny Safdie la Miglior regia con The Smashing Machine.

L'opera prima di Giulio Bertelli, presentata alle Settimane della critica a Venezia e distribuita in sala da Mubi, mescola fiction e documentario per raccontare tutto il sangue, il sudore e le lacrime nelle vite di tre atlete.