Cose che succedono | Stati Uniti
Dopo la vittoria di Trump, negli Stati Uniti sono aumentate le vendite dei libri distopici
La realtà ormai somiglia così tanto alla distopia che tanto vale cercare nelle distopie delle soluzioni ai problemi che ci affliggono. Deve essere questa la ragione per la quale tantissimi lettori americani si sono messi a comprare e leggere distopie dal 6 novembre: come scrive Ella Creamer sul Guardian, in questo momento negli Stati Uniti si leggono libri «su democrazia, distopia, tirannia, femminismo ed estrema destra». Un tendenza il cui simbolo è diventato, prevedibilmente, Il racconto dell’ancella di Margaret Atwood: in una settimana soltanto ha scalato 400 posizioni nella US Amazon Best Sellers chart di Amazon. Al momento è il terzo libro più venduto sulla piattaforma.
Despair is not an option. It helps no one. pic.twitter.com/owauYG1XtH
— Margaret E Atwood (@MargaretAtwood) November 7, 2024
Poco sotto Il racconto dell’ancella, all’ottavo posto in classifica, c’è il saggio On Tiranny di Timothy Snyder. Al sedicesimo posto c’è un classico, il più famoso dei romanzi distopici: 1984 di George Orwell. Ci sono poi titoli come Democracy in Retrograde di Sami Sage e Emily Amick, vicinissimo alla cima della classifica Movers and Shakers, quella che raccoglie i libri che hanno registrato il maggior aumento di vendite in 24: + 30 mila per cento. Nella stessa classifica c’è anche Rebecca Solnit con Gli uomini mi spiegano le cose, risalito di 40 mila posizioni in un giorno solo. E poi, ancora: Defectors di Paola Ramos, sugli elettori latinos che hanno deciso di unirsi al Maga e all’estrema destra in generale; e Men Who Hate Women di Laura Bates.
Infine, l’unica buona notizia che Kamala Harris riceverà per un bel pezzo: il suo memoir The Truths We Hold (in Italia edito dalla Nave di Teseo) sta risalendo la classifica dei Best Seller, in pochissimi giorni ha guadagnato quasi 2000 posizioni. Siamo sicuri Harris avrebbe scambiato volentieri l’anonimato letterario con la presidenza degli Stati Uniti.