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La danzatrice del ventre è diventato un mestiere molto pericoloso da fare in Egitto Spesso finiscono agli arresti per incitazione al vizio: è successo già cinque volte negli ultimi due anni, l'ultima all'italiana Linda Martino.
Ferrero (e la Nutella) va così bene che starebbe per comprare la Kellog’s Per una cifra che si aggira attorno ai tre miliardi di dollari. Se l'affare dovesse andare in porto, Ferrero diventerebbe leader del settore negli Usa.
Il cofanetto dei migliori film di Ornella Muti curato da Sean Baker esiste davvero Il regista premio Oscar negli ultimi mesi ha lavorato all’edizione restaurata di quattro film con protagonista l’attrice italiana, di cui è grandissimo fan.
Nell’internet del futuro forse non dovremo neanche più cliccare perché farà tutto l’AI Le aziende tech specializzate in AI stanno lanciando nuovi browser che cambieranno il modo di navigare: al posto di cliccare, chatteremo.
Trump si è complimentato con il Presidente della Liberia per il suo inglese, non sapendo che in Liberia l’inglese è la prima lingua Joseph Boakai, nonostante l'imbarazzo, si è limitato a spiegargli che sì, ha studiato l'inglese nella sua vita.
Ed Sheeran si è dato alla pittura e ha provato a imitare Jackson Pollock con risultati abbastanza discutibili Ma almeno si è sforzato di tenere "bassi" i prezzi delle sue "opere": meno di mille sterline a pezzo, che andranno tutte in beneficienza.
Dopo l’ultimo aggiornamento, Grok, l’AI di X, ha iniziato a parlare come un neonazista In una serie di deliranti post uno più antisemita dell'altro, Grok è pure arrivato a ribattezzarsi "MechaHitler".
La novità più vista su Netflix è un documentario su una nave da crociera coi bagni intasati Si intitola Trainwreck: Poop Cruise, è in cima alla classifica negli Stati Uniti ed è popolarissimo anche nel resto del mondo.

“Le Golose” di Guido Gozzano

09 Aprile 2011

Comincia così: “Io sono innamorato di tutte le signore / che mangiano le paste nelle confetterie”. E dopo un lungo catalogo di signore e signorine che esprimono la loro vera natura ognuna mangiando a suo modo, chi discreta chi sregolata, le paste in pasticceria, si conclude così: “Io sono innamorato di tutte le signore / che mangiano le paste nelle confetterie”.

Gozzano ha le idee chiare quando descrive le donne. È il nostro vero poeta-amante, quello da cui imparare con che sguardo guardare le donne e avvicinarsi. Con le sue amanti è sempre di enorme complicità, non le usa, le ammira, le rimpiange, è un modello di seduzione e di contemplazione. Questa, che è forse la sua poesia più paradossale sulle donne, dà al giovane in cerca di modelli un buon modo di intendere la bellezza. Se siete uomini e siete tra quegli uomini che vorrebbero prendere lezioni di buone maniere dalGeorge Clooney che crea personaggi capaci di amare davvero le donne come lo scoppiato traditore seriale di Burn after reading (che si dedica con tutto il cuore a soddisfare chiunque, anche la poco avvenente Frances McDormand), Gozzano è il vostro maestro.

È fin troppo facile dire che l’avventarsi con passione sugli eclair o al contrario l’avvicinarsi con titubanza è “in realtà” un modo per parlare di sesso senza parlare di sesso. Troppo facile. Nel mondo perfetto di amanti e piaceri di Gozzano, una vera corte amorosa di tipo medievale dove parlare d’amore e fare l’amore sono la stessa cosa, il sesso stesso potrebbe essere un modo per parlare allusivamente dell’atto di mangiare un eclair. “L’una, pur mentre inghiotte, / già pensa al dopo, al poi; / e domina i vassoi / con le pupille ghiotte”. Ovviamente è anche una poesia sulla varietà del piacere.

Gozzano scrive poesie sulle donne in tutti i modi. “Le golose” è la più intimamente non romantica, quella che più dimostra il grande amore per le donne e il grande senso estetico del poeta, lontano dalla poesia e da tutto ciò che pensiamo sia poesia. Ce n’è una molto bella e più diretta: “Una risorta” parla della ex amante reincontrata. In uno studio di Guido, guardando le crisalidi che sta studiando, la ex amante si fa raccontare del suo amore per le farfalle (“Chini su quelle vite / misteriose e belle / ragionavamo delle / crisalidi sopite”), ma poi, “come una sua ciocca / mi vellicò sul viso, / mi volsi d’improvviso / e le baciai la bocca. // Sentii l’urtare sordo / del cuore, e nei capelli / le gemme degli anelli, / l’ebbrezza del ricordo”. E come stesse ascoltando i Pains of being pure at heart mentre scrive, con una concreta dolcezza da ventenne dice: “e commista ai baci / l’asprezza dei canini”.

Se in “Una risorta” si parla di una situazione fin troppo tipica, in altre poesie si va sull’astratto, mantenendo una costante passione per le manifestazioni della donna. “La preraffaelita” è un ritratto del tipo femminile dei quadri dei preraffaeliti:  “Esile il collo; la pupilla spenta / pare che attinga il vuoto e l’infinito”, vestita di seta, con pompa quasi religiosa, “niuna mollezza femminile allenta / l’esilità del busto irrigidito”. Senza farsi problemi, ricapitolando con un semplice esercizio il canone della bellezza preraffaelita,canone fondamentale per il lato non-party della fotografia di giovani donne oggi: “Tien fra le dita de la manca un giglio / d’antico stile, la sua destra posa / sopra il velluto d’un cuscin vermiglio. // Niuna dolcezza è ne l’aspetto fiero; / emana da la bocca lussuriosa / l’essenza del Silenzio e del Mistero”.

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