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17:12 martedì 6 maggio 2025
Il Ceo di Pop Mart ha guadagnato un miliardo e mezzo di dollari in una settimana grazie ai Labubu Ora il 38enne Wang Ning ha un patrimonio personale di 16,1 miliardi di dollari.
La Città del Vaticano “spegnerà” la sua rete telefonica per tutta la durata del Conclave Una misura drastica ma, a quanto pare, necessaria per garantire la segretezza dell'elezione del Papa.
Hanno fatto un musical su Luigi Mangione ed è già sold out Protagonisti dello spettacolo assieme a lui sono Sam Bankman-Fried e Diddy, non si trova più un biglietto per nessuna delle cinque date annunciate.
James di Percival Everett ha vinto anche il premio Pulitzer Dopo il National Book Award, il Kirkus Prize e la shortlist dell'International Booker Prize, si chiude così la stagione perfetta dello scrittore.
In Grecia non ci sono lavoratori per accogliere i turisti in arrivo questa estate Ce ne vorrebbero 80 mila ma gli imprenditori del settore non hanno idea di dove trovarli.
Stanno per uscire non uno ma addirittura due videogiochi sull’Italian Brain Rot Bombardiro Crocodilo: Italian Brainrot Simulator e Tralalero Tralala: Battle Royale usciranno entrambi a maggio, ma c'è chi pensa siano delle truffe.
Chi ci sarà quest’anno al Met Gala E, soprattutto, chi non ci sarà ma avrebbe dovuto esserci.
Prima di vincere le elezioni in Romania, George Simion aveva detto di voler “melonizzare” l’Europa Un obiettivo che, almeno in Romania, è vicinissimo a raggiungere, visti i risultati del primo turno delle presidenziali.

Le campagne trainano l’e-commerce in Cina

03 Agosto 2015

Mentre in Italia il digital divide separa grandi città e campagne in modo netto, in Cina, dove gli acquirenti digitali sono 407,6 milioni, le aree rurali stanno contribuendo alla crescita vertiginosa delle vendite online. Uno dei casi emblematici è rappresentato dai cosiddetti Taobao Village – che attualmente sono circa 211 – paesi che precedentemente dovevano il proprio Pil ad allevamenti e coltivazioni e, invece, oggi contano sulle compravendite su Taobao, marketplace di Alibaba, uno dei principali player del commercio elettronico nella Repubblica Popolare (e non solo).

Per essere definito tale, un Taobao Village deve avere un coinvolgimento notevole nel mondo delle vendite online: gli abitanti devono aver aperto almeno 100 piattaforme di vendita online oppure ricavare il 10% dei propri redditi attraverso le vendite sul Web. I numeri, diffusi da Alibaba con un report, sono incoraggianti: se nel 2013 i Taobao Village contavano 15 mila venditori, oggi questa cifra è salita a 70 mila. E non è tutto: l’indotto che l’ecommerce genera in queste aree supererebbe i 280mila posti di lavoro.

Nei prossimi 5 anni il Gruppo Alibaba – le cui stime segnalano come il valore degli scambi e-commerce in queste aree salirà a 74 miliardi di dollari entro il 2016 – ha pianificato investimenti per 1,6 miliardi di dollari per costruire una rete efficiente che possa supportare questa crescita sul piano logistico: uno dei grandi limiti all’affermazione definitiva delle vendite online nell’ex Celeste Impero, infatti, è la mancanza di infrastrutture.

(Via)

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