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Skims sta inviando soldi via PayPal a centinaia di clienti senza dare alcuna spiegazione Tutto è cominciato con un tiktok, a cui ne sono seguiti decine e decine. Adesso, gli investigatori di internet stanno cercando di svelare il mistero.
La storia della chiusura del Museo del Fumetto di Milano non è andata proprio come si era inizialmente raccontato Un articolo di Artribune ha svelato che nella chiusura c'entrano soprattutto mancati pagamenti e gestione inefficace, non la cattiveria del Comune.
David Fincher vuole salvare Mindhunter trasformandola in una trilogia di film Lo ha rivelato l'attore Holt McCallany, uno dei due protagonisti della serie. A suo dire, ci sarebbero degli sceneggiatori già al lavoro.
Una delle analisi più sensate della guerra tra Israele e Iran l’ha fatta Jafar Panahi su Instagram Il regista ha postato un lungo messaggio, in cui condanna sia il governo israeliano che il regime iraniano.
La Juventus era nello Studio Ovale mentre Trump parlava dei destini del mondo La visita della squadra alla Casa Bianca probabilmente verrà ricordata come una delle scene più surreali della storia del club italiano.
Netflix trasmetterà in streaming TF1, il canale televisivo più seguito in Francia È il primo accordo di questo tipo firmato dalla piattaforma streaming. Non sarà l'ultimo, visti i recenti cambiamenti nella politica aziendale di Netflix.
Nel Regno Unito c’è la moda di andare a farsi le punturine di filler nei bagni pubblici Sempre più persone prendono appuntamento via social per un ritocchino low cost nelle toilette pubbliche, con rischi enormi per la salute.
Nanni Moretti ha raccontato i primi dettagli del suo prossimo film Si intitolerà Succederà questa notte, sarà un adattamento di una raccolta di racconti di Eshkol Nevo e i protagonisti saranno Jasmine Trinca e Louis Garrel.

Nel Partito laburista inglese c’è stata una scissione contro la linea di Corbyn

18 Febbraio 2019

Un drappello di deputati del Labour ha abbandonato il partito, in polemica con l’operato del leader Jeremy Corbyn, accusando l’antisemitismo presente nel partito e le ambiguità sulla Brexit: il Guardian aveva scritto stamattina che i parlamentari avrebbero probabilmente annunciato a breve giro la scissione, citando cinque laburisti tra cui Chris Leslie, Chuka Umunna e Luciana Berger, con una puntualizzazione: «Nonostante il numero esiguo, sarebbe la più grande spaccatura da quando, negli anni ’80, quattro esponenti del Labour Party si dimisero per fondare il partito socialdemocratico». Commentando la defezione ormai certa di questi laburisti, l’editor di ITV News Robert Peston ha notato come il mistero non sia legato alle ragioni, ma alla tempistica del gesto: «Persino i responsabili della campagna People’s Vote cercano disperatamente di convincere i deputati a ritardare la decisione, perché pensano che, se dovessero lasciare adesso il Labour, questo rafforzerebbe la riluttanza di Corbyn e altri a sostenere il secondo referendum (…). Dunque la grande domanda è perché, se vogliono una nuova consultazione del popolo, ne stanno minando la possibilità».

Dopo essersi riuniti per una conferenza a Westminster, i  sette deputati laburisti hanno annunciato di essersi dimessi e di voler continuare l’attività parlamentare da indipendenti. Le loro dichiarazioni hanno messo l’accento sulle questioni citate: Luciana Berger ha parlato di «organizzazione istituzionalmente antisemita» dove prevalgono «bullismo, bigottismo e intimidazioni»; anche il collega Mike Gapes ha menzionato l’antisemitismo nel Labour, sostenendo che la strategia di Corbyn stia facilitando il divorzio dall’Unione Europea dell’Inghilterra, poiché «il presidente e quelli che lo circondano stanno dalla parte sbagliata in diverse questioni internazionali, dalla Russia alla Siria, al Venezuela». Altri colleghi hanno denunciato inoltre quelli che ritengono i limiti di un movimento spostato troppo a sinistra, legato «a un’ideologia rigida e datata», a «un mondo ancora diviso tra oppressori e oppressi»; Gavin Shuker ha accusato il partito di «aver voltato le spalle a speranze e ambizioni dell’elettorato», mentre Chuka Umunna ha spiegato «la necessità di un partito politico “adatto al qui e ora”». Il nuovo gruppo indipendente ha già lanciato un account Twitter. Corbyn, dal canto suo, si è detto «deluso del fatto che questi parlamentari non si sentano in grado di continuare a lavorare sulle politiche che ci hanno consentito il miglior risultato elettorale dal 1945 (…), proprio quando sarebbe il momento di riunire le persone per costruire un futuro».

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