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12:26 mercoledì 5 novembre 2025
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Ogni volta che va a New York, Karl Ove Knausgård ha un carissimo amico che gli fa da cicerone: Jeremy Strong E viceversa: tutte le volte che l'attore si trova a passare da Copenaghen, passa la serata assieme allo scrittore.
È uscito il trailer di Blossoms, la prima serie tv di Wong Kar-Wai che arriva dopo dodici anni di silenzio del regista Negli Usa la serie uscirà il 24 novembre su Criterion Channel, in Italia sappiamo che verrà distribuita su Mubi ma una data ufficiale ancora non c'è.
È morta Diane Ladd, attrice da Oscar, mamma di Laura Dern e unica, vera protagonista femminile di Martin Scorsese Candidata tre volte all'Oscar, una volta per Alice non abita più qui, le altre due volte per film in cui recitava accanto alla figlia.
L’attore e regista Jesse Eisenberg ha detto che donerà un rene a un estraneo perché gli va e perché è giusto farlo Non c'è neanche da pensarci, ha detto, spiegando che a dicembre si sottoporrà all'intervento.
A Parigi c’è una mensa per aiutare gli studenti che hanno pochi soldi e pochi amici Si chiama La Cop1ne e propone esclusivamente cucina vegetariana, un menù costa 3 euro.
Il Premier australiano è stato accusato di antisemitismo per aver indossato una maglietta dei Joy Division Una deputata conservatrice l’ha attaccato sostenendo che l’iconica t-shirt con la copertina di Unknown Pleasures sia un simbolo antisemita.
Lo scorso ottobre è stato uno dei mesi con più flop al botteghino nella storia recente del cinema In particolare negli Stati Uniti: era dal 1997 che non si registrava un simile disastro.

L’incredibile video di Kim Jong-un e del suo nuovo missile

25 Marzo 2022

«È necessario chiarire una cosa: chiunque proverà a mettere a rischio la sicurezza del nostro Paese la pagherà cara. Le nostre difese supereranno una messa a punto che le renderà capaci di un lungo confronto con l’imperialismo statunitense, un confronto che vinceremo grazie alla nostra incredibile potenza tecnico-militare, in grado di affrontare qualsiasi ricatto e minaccia militare», queste le parole con le quali il leader supremo della Corea del Nord, Kim Jong-un, ha commentato il successo del test del Hwasong-17, l’ultima arma aggiunta all’arsenale della Repubblica popolare, un missile balistico intercontinentale «pensato per un attacco nucleare».

Non c’è assolutamente niente da ridere alla notizia che al mondo c’è un altro dittatore con il dito pronto a premere il bottone rosso della distruzione totale e finale. Se c’è una cosa che la guerra in Ucraina ci sta insegnando, è che queste minacce non sono ricordi dell’epoca in cui la storia ancora non era finita ma pericoli del presente, che da un momento all’altro possono mettere in dubbio tutto ciò che consideriamo scontato, quotidiano delle nostre esistenze.

È difficile rimanere seri, però, guardando il video con il quale i media nordcoreani hanno accompagnato la notizia del successo del test. Alle scontate immagini che mostrano il dispiego di quella potenza militare che nei piani di Kim dovrebbe riuscire a tener testa addirittura agli Stati Uniti d’America, si accompagnano momenti genuinamente, sinceramente comici, involontari omaggi all’estetica dell’A-Team. Close up, primi piani, stacchi di montaggio sempre più veloci, inquadrature su Kim e i suoi generali che tengono d’occhio le lancette dell’orologio per assicurarsi che il razzo non parta in ritardo esponendoli a una figuraccia internazionale, slow motion di Kim che si toglie gli occhiali proprio nel momento dell’estasi bellica in cui il Hwasong-17 decolla verso i cieli. Ovviamente, il video è diventato virale e nelle pochissime ore passate dalla sua pubblicazione ha già prodotto migliaia di meme. Viene da pensare con una certa tenerezza ai governi di Corea del Sud, Giappone, Stati Uniti e Cina, che in queste ore stanno cercando di riportare la discussione a un minimo comune denominatore di serietà e preoccupazione per i sempre più frequenti test missilistici ordinati da Kim. Troppo tardi, ormai.

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Progressista, antimilitarista, pacifista, si è espressa contro il riarmo in Europa e ha condannato il genocidio in Palestina.