Hype ↓
08:08 mercoledì 30 aprile 2025
La chiusura della più famosa sauna di Bruxelles è un grosso problema per la diplomazia internazionale A Bruxelles tutti amano la sauna nella sede della rappresentanza permanente della Finlandia. Che ora però resterà chiusa almeno un anno.
C’è un cardinale che potrebbe non partecipare al conclave perché non si riesce a capire quando è nato Philippe Nakellentuba Ouédraogo, arcivescovo emerito di Ouagadougou, capitale del Burkina Faso, ha 80 anni o 79? Nessuno riesce a trovare la risposta.
La Corte europea ha vietato ai super ricchi di comprarsi la cittadinanza maltese Per la sorpresa di nessuno, si è scoperto che vendere "passaporti d'oro" non è legale.
Una nuova casa editrice indipendente pubblicherà soltanto libri scritti da maschi Tratterà temi come paternità, mascolinità, sesso, relazioni e «il modo in cui si affronta il XXI secolo da uomini».
Nella classifica dei peggiori blackout della storia, quello in Spagna e Portogallo si piazza piuttosto in basso Nonostante abbia interessato 58 milioni di persone, ce ne sono stati altri molto peggiori.
Microsoft ha annunciato che dal 5 maggio Skype “chiude” definitivamente L'app non sarà più disponibile, chi ancora si ricorda le credenziali potrà usarle per accedere a Teams.
Alexander Payne sarà il presidente della giuria alla prossima Mostra del cinema di Venezia Il regista torna sul Lido dopo un'assenza di otto anni: l'ultima volta ci era stato per presentare il suo film Downsizing.
I fratelli Gallagher si sono esibiti insieme per la prima volta dopo 16 anni In un circolo operaio a Londra.

I ristoranti di Kiev ora sono diventati mense per soldati e sfollati

14 Marzo 2022

Prima dell’inizio della guerra, il centro di Kiev era il luogo prediletto per gli amanti del buon cibo. Questa zona della capitale era rinomata per i suoi tantissimi ristoranti, che ogni giorno attraevano decine, centinaia, migliaia di clienti. Ora, quegli stessi ristoranti si sono trasformati in mense che ogni giorno servono tantissimi pasti caldi a soldati, donne, bambini, anziani, sfollati. Come racconta Anna Myroniuk su The Kyiv Independent, gli stessi spazi che fino a poco più di due settimane fa erano posti alla moda che servivano manzo alla borgognona e Kyiv Mule (in Ucraina il famoso cocktail si chiamava così già prima che in Occidente si decidesse per il cambio di nome in segno di solidarietà), ora preparano tutti i giorni pane fresco da distribuire negli ospedali ancora aperti e brodo di pollo da portare ai soldati e ai civili impegnati nella difesa della città.

Myroniuk racconta degli ovvi ed evidenti cambiamenti “estetici” che questi ristoranti hanno subìto: tutti i dettagli che prima li rendevano i posti giusti per i modaioli della città ora sono spariti. Il particolare che colpisce, in questo reportage della giornalista, è quello delle finestre: tutte coperte con dei panni di scuri per nascondere la presenza di chi in questi spazi lavora dagli occhi di eventuali aggressori. Ma a tenere assieme il prima e il dopo, i giorni prima della guerra e quelli dei combattimenti, sono le persone che in questi ex ristoranti lavorano: sono tutti giovani, alcuni giovanissimi. Molti di questi ragazzi hanno deciso di contribuire in questa maniera alla causa nazionale: diversi di loro, inizialmente, volevano arruolarsi nelle forze armate o unirsi alle milizie civili che stanno aiutando a difendere la capitale. Presto, però, si sono resi conto che soldati non ci si improvvisa: «Mi sono reso conto che sarei stato inutile. Ho cominciato a pensare a un maniera per essere d’aiuto e alla fine l’ho capito: cucinare», dice Khrobust, uno dei cuochi intervistati da Myroniuk. Khrobust faceva il cuoco anche prima dell’inizio della guerra e, come prima che la situazione precipitasse, cerca di “alleggerire” le lunghe giornate di lavoro ascoltando musica techno. A un volume tale da non mettere in pericolo sé stesso e gli altri, ovviamente.

Nel pezzo di Myroniuk, per ragioni di sicurezza, non vengono mai citati i nomi dei ristoranti che in questo momento aiutano la popolazione a sfamarsi. Ma la giornalista precisa che il contributo che queste “mense” stanno dando è molto rilevante: queste “reti” di ristoranti arrivano a cucinare e consegnare fino a 20mila pasti al giorno.

Articoli Suggeriti
L’arte o la vita?

Le attiviste che hanno lanciato la zuppa di pomodoro sui Girasoli di Van Gogh hanno compiuto un gesto narrativamente perfetto ma che lascia un dubbio: si può discutere della crisi climatica compiendo azioni così radicali?

Ripensare tutto

Le storie, le interviste, i personaggi del nuovo numero di Rivista Studio.

Leggi anche ↓
L’arte o la vita?

Le attiviste che hanno lanciato la zuppa di pomodoro sui Girasoli di Van Gogh hanno compiuto un gesto narrativamente perfetto ma che lascia un dubbio: si può discutere della crisi climatica compiendo azioni così radicali?

Ripensare tutto

Le storie, le interviste, i personaggi del nuovo numero di Rivista Studio.

Le scorie del dibattito sul nucleare italiano

Tra ministri dalle idee non chiarissime, popolari pagine Facebook e cartoni animati virali su YouTube, la discussione sull'atomo in Italia è una delle più surreali degli ultimi anni.

Il surreale identikit di uno degli autori dell’attentato a Darya Dugina diffuso dai servizi segreti russi

La Nasa è riuscita a registrare il rumore emesso da un buco nero

Un algoritmo per salvare il mondo

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.