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17:20 giovedì 21 agosto 2025
Un sacco di gente è andata a vedere un concerto di Justin Bieber a Las Vegas senza accorgersi che sul palco non c’era lui ma un sosia Ci è voluta una canzone intera (una non eccellente interpretazione di "Sorry") prima che qualcuno cominciasse a sospettare.
È uscito il primo trailer di Good Boy, l’horror raccontato dal punto di vista di un cane Chi il film l'ha già visto dice che è bellissimo e che il protagonista, il cane Indy, meriterebbe un premio per la sua interpretazione.
È stato sgomberato il centro sociale Leoncavallo di Milano La polizia è entrata questa mattina alle 7:30, l'operazione verrà completata oggi, dopo più di 30 anni di contenziosi e 133 rinvii.
I Paesi africani chiedono (per l’ennesima volta) di cambiare la mappa del mondo perché in quella attuale l’Africa è troppo piccola Le 55 nazioni dell'Unione africana vogliono cestinare la mappa di Mercatore, vecchia di secoli, e sostituirla con una più moderna e realistica.
Uno dei tormentoni dell’estate giapponese è un canzone generata con l’AI e basata su un meme “Yaju & U” è la prima canzone interamente, esplicitamente fatta con l'AI a raggiungere un tale successo. Facile prevedere che non sarà l'ultima.
In Repubblica Ceca una politica si è ritirata dalle elezioni perché accusata di aver assoldato un sicario per uccidere un cane Margita Balaštíková, però, nega tutto: non ha mai voluto uccidere il cane, solo rovinare la vita al padrone, il suo ex marito.
Il prossimo film di Danny Boyle sarà un biopic su Rupert Murdoch Si intitolerà Ink e, stando alle indiscrezioni, a interpretare Murdoch sarà Guy Pearce.
Se gruppi Facebook come “Mia Moglie”, in cui uomini pubblicano foto delle compagne senza il loro consenso, rimangono aperti è anche per colpa dell’AI Se ne sta parlando moltissimo dopo la denuncia della scrittrice Carolina Capria: il gruppo, a cui erano iscritti 32 mila uomini, è rimasto aperto e pubblico per 6 anni, sfuggendo a ogni moderazione.

I Justice hanno fatto causa a Justin Bieber per aver copiato il loro logo

18 Marzo 2021

Come ha raccontato Daniel Kreps su Rolling Stone, i bravissimi Justice, duo francese di musica dance (qui il link per ascoltare il loro album omonimo su Spotify) hanno inviato un’ingiunzione a Justin Bieber, colpevole di aver copiato il loro logo nel disco che si chiama come loro. Quando Bieber ha annunciato il suo nuovo album il 26 febbraio, i fan dei Justice – così come l’etichetta del duo, la Ed Banger Records – si sono accorti che c’era una somiglianza molto sospetta tra il carattere del titolo sulla copertina dell’album di Bieber e il logo dei Justice, dove la “t” è accentuata per assomigliare a un crocifisso stilizzato.

«La mattina in cui Bieber ha annunciato il suo album, è stato piuttosto difficile non vederlo», ha detto a Rolling Stone il manager Tyler Goldberg. «Oltre a trovarlo dappertutto su Internet, abbiamo ricevuto i messaggi di centinaia di persone durante il giorno – persone del settore, fan – tra cui quelli di persone confuse che ci chiedevano se l’album di Justin Bieber fosse stato realizzato in collaborazione con i Justice.

Inizialmente la Ed Banger Records ha scherzato sulla somiglianza, poi ha deciso di fare sul serio: il plagio è diventato una questione legale. In una lettera del 10 marzo all’avvocato e alla direzione di Bieber, il legale dell’etichetta ha chiesto a Bieber di desistere dal suo uso della parola “Justice” in tandem con la “croce”, un marchio che il duo ha registrato in Francia nel 2008 e nell’Unione Europea nel 2014. «Il tuo uso del marchio è illegale. Non hai ricevuto il permesso di Justice per utilizzare il marchio, inoltre, il lavoro di Bieber non è in alcun modo affiliato, supportato o sponsorizzato da Justice. Tale uso del marchio non è solo illegale, ma può ingannare e confondere i consumatori», si legge nella lettera.

La lettera di ingiunzione include anche un’e-mail del 29 aprile 2020 in cui il team di Bieber ha contattato la direzione di Justice per mettersi in contatto con il designer che ha creato il logo. «Stiamo cercando di rintracciare il designer che ha creato il logo di seguito per Justice. Speravo che tu potessi aiutarmi a indirizzarmi nella giusta direzione», ha scritto un membro del team di gestione di Bieber a un’agenzia che rappresenta la band. In un’altra email il designer dice al team di Bieber: «Sono disponibile a discutere del design del logo la prossima settimana». Tuttavia, dopo quell’email, i Justice affermano che Bieber ha interrotto la comunicazione con loro (e interrogato da Rolling Stone, il designer ha rifiutato di commentare).

Nonostante la lettera, Bieber ha proseguito con il lancio di Justice: l’album uscirà il 19 marzo. Non solo: è previsto anche un merchandising che comprende una felpa con una croce sul davanti – guardate la cover dell’album che abbiamo linkato all’inizio: è uguale – così come una “Justice Cross Hoodie”, che i fan del duo sostengono ricordi il carattere utilizzato per il film di Justice del 2019 Iris: A Space Opera.

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