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03:41 lunedì 27 ottobre 2025
Da quando è uscito “The Fate of Ophelia” di Taylor Swift sono aumentate moltissimo le visite al museo dove si trova il quadro che ha ispirato la canzone Si tratta del Museum Wiesbaden, si trova nell’omonima città tedesca ed è diventato meta di pellegrinaggio per la comunità swiftie.
Yorgos Lanthimos ha detto che dopo Bugonia si prenderà una lunga pausa perché ultimamente ha lavorato troppo ed è stanco Dopo tre film in tre anni ha capito che è il momento di riposare. Era già successo dopo La favorita, film a cui seguirono 5 anni di pausa.
Al caso del furto al Louvre adesso si è aggiunto uno stranissimo personaggio che forse è un detective, forse un passante, forse non esiste È stato fotografato davanti al museo dopo il colpo, vestito elegantissimamente, così tanto che molti pensano sia uno scherzo o un'immagine AI.
L’azienda che ha prodotto il montacarichi usato nel colpo al Louvre sta usando il furto per farsi pubblicità «È stata un'opportunità per noi di utilizzare il museo più famoso e più visitato al mondo per attirare un po' di attenzione sulla nostra azienda», ha detto l'amministratore delegato.
I dinosauri stavano benissimo fino all'arrivo dell'asteroide, dice uno studio Una formazione rocciosa in Nuovo Messico proverebbe che i dinosauri non erano già sulla via dell’estinzione come ipotizzato in precedenza.
Nelle recensioni di Pitchfork verrà aggiunto il voto dei lettori accanto a quello del critico E verrà aggiunta anche una sezione commenti, disponibile non solo per le nuove recensioni ma anche per tutte le 30 mila già pubblicate.
Trump ci tiene così tanto a costruire un’enorme sala da ballo alla Casa Bianca che per farlo ha abbattuto tutta l’ala est, speso 300 milioni e forse violato anche la legge Una sala da ballo che sarà grande 8.361 e, secondo Trump, assolverà a un funzione assolutamente essenziale per la Casa Bianca.
L’episodio di una serie con la più alta valutazione di sempre su Imdb non è più “Ozymandias” di Breaking Bad ma uno stream di Fortnite fatto da IShowSpeed Sulla piattaforma adesso ci sono solo due episodi da 10/10: "Ozymandias" e “Early Stream!”, che però è primo in classifica perché ha ricevuto più voti.

Il biopic su Joan Didion ha una trama un po’ strana

06 Novembre 2023

Prodotto da Enfant Terrible Cinema di David Michaels il film su Joan Didion verrà girato, ovviamente, a Los Angeles. Le riprese inizieranno nel primo o nel secondo trimestre del 2024. Secondo le prime indiscrezioni pare che l’idea di Matthew Wilder, che lo scriverà e dirigerà, sia quella riprodurre una specie di “a day in the life” e descrivere quindi una giornata della giovane e brillante scrittrice e giornalista nella California di fine anni ’60, tra gli incontri con le ragazze di Manson in prigione, la protesta delle Pantere Nere, Nancy Reagan, i prigionieri della guerra in Vietnam. E fin qui tutto bene. Ma a quanto pare, l’epilogo sarà ambientato in una California del prossimo futuro, dove «un’intelligenza artificiale di Joan Didion incontra una distopia che oltrepassa i suoi incubi più ansiogeni e sfrenati» (così si legge su Deadline).

Anche l’attore e regista Reza Sixo Safai, un veterano del Sundance, ha detto la sua: «Quello di Joan sarà davvero un ruolo iconico e determinante per una giovane attrice. Un po’ come Lydia Tár, sarà un ruolo che resterà rilevante per anni». Wilder ha recentemente scritto la sceneggiatura di Seneca, uno scorcio allucinatorio dell’antica Roma con John Malkovich, presentato in anteprima al Festival del cinema di Berlino di quest’anno. Ha anche scritto Dog Eat Dog di Paul Schrader, che è stato il film selezionato per la serata di chiusura della Quinzaine des Réalisateurs a Cannes, e ha scritto e diretto un film dedicato a un’altra Joan, Regarding The Case of Joan of Arc. Mentre scriviamo, l’articolo pubblicato su Deadline ha un solo commento, firmato da un anonimo: «Da un lato, sembra ridicolo. Dall’altro, abbastanza intrigante».

Per ingannare l’attesa (non si sa ancora quando potremo vedere il film) possiamo ripassare per l’ennesima volta la storia della scrittrice americana più mitizzata di sempre. Qui c’è la leggendaria intervista di Hilton Als pubblicata su The Paris Review nel 2006. In questo articolo, pubblicato dopo la sua morte, il 23 dicembre 2021, a 87 anni, abbiamo ripercorso la sua carriera e soprattutto il suo stile di scrittura per capire come e perché è diventata un’icona letteraria tra le più amate e imitate. E poi c’è il documentario di Griffin Dunne del 2017, The Center Will Not Hold, un film che, come scrivevamo qui, contribuisce all’esaltazione del mito della scrittrice come icona di stile, eleganza e carattere, prima ancora che genio letterario.

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