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C’è un’estensione per browser che fa tornare internet com’era nel 2022 per evitare di dover avere a che fare con le AI Si chiama Slop Evader e una volta installata "scarta" dai risultati mostrati dal browser tutti i contenuti generati con l'intelligenza artificiale.
Kristin Cabot, la donna del cold kiss-gate, ha detto che per colpa di quel video non trova più lavoro e ha paura di uscire di casa Quel video al concerto dei Coldplay in cui la si vedeva insieme all'amante è stata l'inizio di un periodo di «puro orrore», ha detto al New York Times.
I Labubu diventeranno un film e a dirigerlo sarà Paul King, il regista di Paddington e Wonka Se speravate che l'egemonia dei Labubu finisse con il 2025, ci dispiace per voi.
Un reportage di Vanity Fair si è rivelato il colpo più duro inferto finora all’amministrazione Trump Non capita spesso di sentire la Chief of Staff della Casa Bianca definire il Presidente degli Stati Uniti una «alcoholic’s personality», in effetti.
Il ministero del Turismo l’ha fatto di nuovo e si è inventato la «Venere di Botticelli in carne e ossa» come protagonista della sua nuova campagna Dopo VeryBello!, dopo Open to Meraviglia, dopo Itsart, l'ultima trovata ministeriale è Francesca Faccini, 23 anni, in tour per l'Italia turistica.
LinkedIn ha lanciato una sua versione del Wrapped dedicata al lavoro ma non è stata accolta benissimo dagli utenti «Un rituale d'umiliazione», questo uno dei commenti di coloro che hanno ricevuto il LinkedIn Year in Review. E non è neanche uno dei peggiori.
C’è una specie di cozza che sta invadendo e inquinando i laghi di mezzo mondo Si chiama cozza quagga e ha già fatto parecchi danni nei Grandi Laghi americani, nel lago di Ginevra e adesso è arrivata anche in Irlanda del Nord.

Javier Bardem si è presentato con la kefiah al collo sul red carpet degli Emmy

L’attore spagnolo ha chiesto la fine del blocco agli aiuti umanitari, guidando una folta schiera di star che hanno parlato della Palestina agli Emmy.

15 Settembre 2025

Agli Emmy Awards di ieri sera, oltre che a celebrare le migliori serie dell’annata appena trascorsa, molte star hanno approfittato dei riflettori per dare voce alla causa palestinese. Tra quanti hanno preso una ferma posizione e chiesto libertà e pace per la Palestina, nessuno ha ottenuto il risalto e l’eco mediatica di Javier Bardem, che si è presentato sul red carpet con un elegantissimo completo grigio abbinato a una kefiah avvolta al collo. 

L’attore spagnolo, noto a livello internazionale sia per la sua brillante carriera hollywoodiana sia per aver sposato l’attrice Penelope Cruz, ha dedicato molto tempo a rispondere alle domande dei giornalisti sul red carpet. Si è fermato a rilasciare dichiarazioni a tutte le principali testate, i cui inviati sul tappeto rosso hanno subito chiesto conto della sua posizione politica sul conflitto palestinese. L’attore ha spiegato a più riprese e citando autorevoli fonti che quello in corso a Gaza è un vero e proprio genocidio, invocando la fine del blocco agli aiuti nella Striscia e il ricorso a sanzioni economiche contro Israele per arrivare a un cessate il fuoco e una pace duratura. 

A chi gli ha chiesto se non tema ripercussioni per la sua carriera esponendosi così platealmente a favore della causa palestinese, Bardem ha replicato: «non lavorerò mai più con alcune aziende non condannano il genocidio a Gaza». Il riferimento è alla sua adesione al gruppo Film Workers for Palestine all’impegno firmato insieme a centinaia di colleghi di non far parte di progetti sostenuti economicamente da realtà riconducibili a Israele. «Il fatto che io non trovi lavoro è assolutamente irrilevante rispetto a ciò che sta succedendo là», ha aggiunto in merito alla possibilità di non ricevere più chiamate da Hollywood.

Sul red carpet in molti hanno indossato la spilla Artists4Ceasefire, che ha fatto la sua comparsa per la prima volta durante le premiazioni del 2023 ma mai è stata popolare come durante questi Emmy. Tra gli altri la indossavano Aimee Lou Wood, Natasha Rothwell, Ruth Negga, Chris Perfetti, Lucia Aniello e Hannah Einbinder. Quest’ultima ha avuto l’occasione di chiedere la liberazione della Palestina anche dal palco. L’interprete di Hacks ha infatti vinto come miglior attrice non protagonista in una comedy. Dopo la premiazione, ha spiegato alla stampa di sentire particolarmente vicina la causa palestinese perché «ho amici a Gaza che stanno lavorando in prima linea come medici proprio ora nel nord di Gaza, per fornire assistenza alle donne incinte, ai bambini, ai profughi».

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