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14:58 martedì 23 dicembre 2025
Gli scatti d’ira di Nick Reiner erano stati raccontati già 20 anni fa in un manuale di yoga scritto dall’istruttrice personale d Rob e Michele Reiner Un volume per bambini firmato dall’istruttore di yoga della famiglia Reiner rievoca episodi che ne anticipavano i gravi problemi psicologici.
Il neo inviato speciale per la Groenlandia scelto da Trump ha detto apertamente che gli Usa vogliono annetterla al loro territorio Jeff Landry non ha perso tempo, ma nemmeno Danimarca e Groenlandia ci hanno messo molto a ribadire che di annessioni non si parla nemmeno.
Erika Kirk ha detto che alle elezioni del 2028 sosterrà J.D. Vance, anche se Vance non ha ancora nemmeno annunciato la sua candidatura «Faremo in modo che J.D. Vance, il caro amico di mio marito, ottenga la più clamorosa delle vittorie», ha detto.
A causa della crescita dell’industria del benessere, l’incenso sta diventando un bene sempre più raro e costoso La domanda è troppa e gli alberi che producono la resina da incenso non bastano. Di questo passo, tra 20 anni la produzione mondiale si dimezzerà.
È appena uscito il primo trailer di The Odyssey di Nolan ed è già iniziato il litigio sulla fedeltà all’Odissea di Omero Il film uscirà il 16 luglio 2026, fino a quel giorno, siamo sicuri, il litigio sulle libertà creative che Nolan si è preso continueranno.
Il ministero della Giustizia americano ha fatto prima sparire e poi ricomparire una foto di Trump con Epstein Il Department of Justice sostiene che tutto è stato fatto per «proteggere delle potenziali vittime di Epstein» ritratte nella foto.
Di Digger di Alejandro G. Iñárritu non sappiamo ancora niente, tranne che un Tom Cruise così strano e inquietante non si è mai visto La trama della nuova commedia di Iñárritu resta avvolta dal mistero, soprattutto per quanto riguarda il ruolo da protagonista di Tom Cruise.
C’è un’estensione per browser che fa tornare internet com’era nel 2022 per evitare di dover avere a che fare con le AI Si chiama Slop Evader e una volta installata "scarta" dai risultati mostrati dal browser tutti i contenuti generati con l'intelligenza artificiale.

ITS TEN: merito, talento, cultura

19 Luglio 2011

“Alla fine è un po’ un peccato che siamo da soli come azienda italiana di moda a investire su questa cosa; gli altri fanno uno scouting di stilisti maturi, che hanno già esperienza e non sono abituati a scommettere sui giovanissimi che invece possono spesso portare idee nuove, contenuti freschi e diventare grandi professionisti in pochissimo tempo”. L’ha detto a Studio Renzo Rosso, patron di Diesel, quando lo abbiamo incontrato lo scorso weekend a Trieste in occasione della decima edizione di ITS, il concorso per giovani fashion designer e fotografi che si svolge ogni anno nella città alabardata.

Rosso ITS lo sostiene – mediaticamente ma soprattutto economicamente – sin dalla prima edizione: “La cosa che mi rende più fiero e orgoglioso di questo nostro impegno è il constatare oggi come ITS sia incontaminato da qualsiasi tipo di gioco di potere o calcolo politico come avviene altrove”, continua Rosso al quale, proprio come suggello di questo supporto, venerdì il neo sindaco triestino Roberto Cosolini ha consegnato le chiavi della città. “E’ un segnale che mi ha fatto molto piacere; ITS e Diesel hanno dato molto alla città ma è vero anche che il fatto di poter usufruire di un palcoscenico così privilegiato ha fatto comodo anche a noi. Spero che la collaborazione continui e credo di sì, vista la visione che sembra avere la nuova amministrazione. Ribadisco il mio appello: aspetto altre aziende pronte a salire a bordo”.

Parole che non possono non far piacere a Barbara Franchin, che ITS l’ha inventato e che tutt’ora lo dirige, a capo di un team che lavora tutto l’anno a stretto contatto con le scuole di moda di tutto il mondo: “Volendo cercare il pelo nell’uovo, quello che forse speravo dieci anni fa era di riuscire a declinare ITS su molte più discipline: penso al video, alla cucina, alla scrittura creativa”, ci dice la Franchin. Che, in quanto rappresentante di ITS, ha avuto rapporti convulsi col territorio e le amministrazioni locali nel corso degli anni. “Al di là degli schieramenti politici, è indubbio che il sindaco nuovo si stia spendendo molto per supportarci. Questo ci da la possibilità di essere qui nonostante i tagli del 50 percento che ci ha fatto la Regione. Noi ci teniamo – chiosa Barbara Franchin – vogliamo tenere alto il nome di una città che nel corso della storia è sempre stata un centro culturale di portata internazionale”. Franchin è convinta che la chiave del successo di una manifestazione come questa – il cui scopo è promuovere il merito e il talento mettendolo al servizio del mercato e delle aziende – sia “assolutamente quello di riuscire a far lavorare in sinergia il settore pubblico e quello privato. Il pubblico da solo non basta, il privato da solo non ti mette al riparo dal rischio di dover sottostare a determinate logiche. Se uno o l’altro mancano, non ce la si fa. Specie se in qualche modo si parla di cultura”. Già, la cultura. Anche su questo Barbara ha le idee chiare: “La mia lotta per far passare il messaggio che la moda è cultura non è ancora finita. Ed è paradossale in un Paese come il nostro se ci pensiamo. Compito della cultura è anche quello di raccontare e rappresentare un determinato momento storico. Si può prescindere dalla moda per raccontare l’oggi?”. No in effetti. Anche a questo serve ITS.

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