È stato presentato in concorso all'ultimo Festival di Cannes, dove ha suscitato l'entusiasmo anche di Quentin Tarantino.
Il candidato della Francia all’Oscar per il Miglior film internazionale è un film ambientato in Iran, che parla di Iran e diretto da un iraniano
Parliamo di It Was Just An Accident di Jafar Panahi, già vincitore della Palma d'oro all'ultimo Festival di Cannes.

La Francia candiderà agli Oscar per il miglior film straniero It Was Just An Accident di Jafar Panahi. Il lungometraggio, già vincitore della Palma d’Oro al Festival di Cannes, rappresenta a detta di molti la migliore occasione degli ultimi trent’anni per il cinema francese di conquistare il premo, per questo è stato preferito ad altri titoli come Nouvelle Vague di Richard Linklater, A Private Life di Rebecca Zlotowski, Arco narrata e prodotta da Natalie Portman, La petite sœur di Hafsia Herzi. Come si legge su Variety, non è la prima volta che un film non in lingua francese viene selezionato dalla Francia per rappresentare il Paese agli Oscar. Nel 2016, ad esempio, “Mustang”, diretto dalla regista turca Deniz Gamze Erguven, fu il candidato ufficiale della Francia e ottenne la nomination. L’anno scorso, il comitato ha invece puntato sul dramma indiano di Payal Kapadia, All We Imagine as Light.
Il regista iraniano Jafar Panahi, considerato dagli anni ’70 una delle figure di spicco della Nouvelle Vague del suo Paese, è stato più volte incarcerato per il suo attivismo politico. L’ultima detenzione risale all’11 luglio 2022 (giorno del suo compleanno) a seguito di una condanna a sei anni per propaganda contro il regime. È stato rilasciato il 3 febbraio 2023 su cauzione, dopo uno sciopero della fame. Proprio in quel periodo hanno preso il via le riprese di It Was Just An Accident. La trama segue un gruppo di ex detenuti che incontrano un uomo che credono essere la guardia carceraria che li ha torturati durante la loro detenzione. Una volta catturato, si trovano davanti a un dilemma: vendicarsi o perdonare. Distribuito in Italia da Lucky Red, il film uscirà nelle sale a dicembre.
Il ritorno di Panahi a Cannes è stato accolto con entusiasmo dalla critica e con grande partecipazione emotiva dal pubblico. Dopo la Palma d’Oro, il film ha fatto tappa in numerosi festival internazionali, da Telluride a Toronto, dove il consenso è cresciuto costantemente. Agli Oscar, tuttavia, la sfida sarà più complessa. Tra i principali rivali figurano Sentimental Value di Joachim Trier, No Other Choice di Park Chan-wook, The Voice of Hind Rajab di Kaouther Ben Hania e The Secret Agent di Kleber Mendonça Filho.

Dalla vita ha avuto tutto: fama, bellezza, successo, ricchezza, riconoscimento. Ma erano altre le cose che gli importavano: la democrazia, il cinema indipendente, le montagne dello Utah, e opporsi a un'industria che ormai disprezzava.