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Father Mother Sister Brother di Jim Jarmush ha vinto il Leone d’oro alla Mostra del Cinema di Venezia A The Voice of Hind Rajab di Kawthar ibn Haniyya il Gran premio della giuria, Toni Servillo vince la Coppa Volpi per la sua interpretazione in La grazia, di Benny Safdie la Miglior regia con The Smashing Machine.
Marco Bellocchio girerà un film su Sergio Marchionne Le riprese inizieranno nel 2026 e si svolgeranno in Italia, Stati Uniti e Canada, i tre Paesi della vita di Marchionne.
Il responsabile per la Salute della Florida ha detto che eliminerà tutte le vaccinazioni obbligatorie Non solo quelle legate al Covid ma anche quelle che riguardano le fasce più giovani, dal morbillo all’epatite B.
Lena Dunham ha annunciato la data di uscita del suo nuovo libro, Famesick Un memoir scritto nell'arco di sette anni che parla di «malattia, dipendenza e sofferenza amorosa».
A Broadway è arrivato il musical dell’Italian Brainrot e durante la prima ovviamente è successo di tutto Tung Tung Tung Tung Tung Tung Tung Tung Tung Sahur è stato arrestato, il pubblico l'ha presa male, la protesta è arrivata fino a Times Square.
Drake ha girato un lungometraggio in cui se ne va in giro per i luoghi di culto di Milano C'è anche la Bocciofila Caccialanza di via Padova, dove incontra Sfera Ebbasta.
Trump vuole cambiare il nome del ministero della Difesa americano in ministero della Guerra Non il più rasserenante dei messaggi per il mondo, il fatto che il segretario alla Difesa Pete Hegseth diventi segretario alla Guerra. 
Un quadro trafugato dai nazisti è stato ritrovato in Argentina grazie a un annuncio immobiliare È il "Ritratto di signora” del pittore italiano Giuseppe Ghislandi, meglio conosciuto come Fra Galgario.

Sterminiamo gli orsi

Un estratto dal libro Interventi di Michel Houellebecq, appena uscito per La nave di Teseo di Elisabetta Sgarbi.

05 Ottobre 2022

Qualche estate fa, verso metà luglio, al telegiornale delle venti, il presentatore annunciò che una sonda americana aveva appena scoperto tracce di vita su Marte. Nessun dubbio: le molecole, risalenti a centinaia di milioni di anni fa, delle quali si era scoperta la presenza, erano molecole biologiche; ed erano molecole incontrate, fino ad allora, solo in organismi viventi. Questi organismi, nel caso specifico, erano batteri, verosimilmente archeobatteri metanici. Una volta comunicata linformazione, il presentatore passò ad altro; era chiaro che largomento lo interessava meno della Bosnia. Una copertura mediatica così minuscola, dipende, a quanto pare, dal carattere molto poco spettacolare della vita batterica. Il batterio, in effetti, conduce unesistenza tranquilla. Cresce assumendo dallambiente nutrimenti semplici e poco variati; poi si riproduce, abbastanza monotonamente, per divisioni successive. I tormenti e le delizie della sessualità gli restano sconosciuti per sempre. Fino a che le condizioni restano favorevoli, continua a riprodursi (Yahweh gli concede visibilmente i suoi favori, e le generazioni sono numerose); poi muore. Nessuna ambizione incontrollata viene a turbare il suo percorso limitato e perfetto; il batterio non è un personaggio balzachiano. Può certo accadere che esso conduca la sua tranquilla esistenza dentro un organismo ospite (per esempio quello di un bassotto tedesco), e che lorganismo in questione ne soffra, o ne sia radicalmente distrutto; ma il batterio non ne ha la minima coscienza, e il morbo di cui è lagente attivo si sviluppa senza intaccarne la serenità. Di per sé, il batterio è irreprensibile; ed è pure perfettamente privo dinteresse. 

Lavvenimento in sé però restava. Su un pianeta vicino alla Terra, delle macromolecole biologiche erano riuscite a organizzarsi, a elaborare vaghe strutture autoriproduttive composte da un nucleo primitivo e da una membrana poco conosciuta; poi tutto si era fermato, probabilmente sotto leffetto di cambiamenti climatici; la riproduzione era diventata sempre più difficile, fino a che non si era interrotta del tutto. La storia della vita su Marte appariva certo una storia modesta. Tuttavia quel miniracconto di un fallimento un posottotono contraddiceva con forza tutte le costruzioni mitiche o religiose da cui lumanità tradizionalmente si sente appagata. Non cera alcun atto unico, grandioso e creatore; non cera alcun popolo eletto, e nemmeno una sorta di pianeta eletto. Cerano, un poovunque nelluniverso, solo tentativi incerti e in genere poco convincenti. Il tutto, per giunta, di una snervante monotonia. Il Dna dei batteri ritrovati su Marte era esattamente identico al Dna dei batteri terrestri; questa constatazione in particolare mi fece sprofondare in una diffusa tristezza, al pensiero che unidentità genetica così radicale prefigurasse terribili convergenze storiche. Il batterio, insomma, faceva già presagire il tutsi o il serbo; in sostanza, tutta quella gente che si perde in conflitti tanto fastidiosi quanto interminabili. 

Se non altro, la vita su Marte aveva avuto lottima idea di arrestarsi prima di combinare grossi guai. Ebbene, incoraggiato dallesempio marziano, ho iniziato la stesura di un rapido proclama per lo sterminio degli orsi. Al tempo, sui Pirenei, era stata trasferita una nuova coppia di orsi, con grave malcontento degli allevatori di pecore. Una simile ostinazione a richiamare dal nulla quei plantigradi aveva in effetti qualcosa di malsano; e naturalmente liniziativa era appoggiata dagli ecologisti. Avevano prima liberato la femmina, poi, a pochi chilometri di distanza, il maschio. Tipi assolutamente ridicoli. Senza alcuna dignità. 

Quando ho manifestato il mio progetto di sterminio degli orsi alla direttrice aggiunta di una galleria darte, lei mi ha opposto un argomento originale, di natura diciamo culturalista. Lorso, a suo avviso, doveva essere salvaguardato, in quanto appartenente a una memoria culturale molto remota dellumanità. Le due più antiche rappresentazioni artistiche conosciute raffigurano infatti un orso e un sesso femminile. Le datazioni più recenti sembravano persino assegnare una leggera anteriorità allorso. Il mammut, il fallo? Roba successiva, di gran lunga successiva; non si poteva nemmeno metterlo in discussione. A fronte di unargomentazione tanto autorevole mi sono inchinato. E allora via, avanti con gli orsi! Per le vacanze estive raccomando Lanzarote, che è molto somigliante al pianeta Marte. 

Trad. di Sergio Arecco
© 2022 La nave di Teseo editore, Milano

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