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02:47 mercoledì 24 dicembre 2025
Migliaia di spie nordcoreane hanno tentato di farsi assumere da Amazon usando falsi profili LinkedIn 1800 candidature molto sospette che Amazon ha respinto. L'obiettivo era farsi pagare da un'azienda americana per finanziare il regime nordcoreano.
È morto Vince Zampella, l’uomo che con Call of Duty ha contribuito a fare dei videogiochi un’industria multimiliardaria Figura chiave del videogioco moderno, ha reso gli sparatutto mainstream, fondando un franchise da 400 milioni di copie vendute e 15 miliardi di incassi.
A Londra è comparsa una nuova opera di Banksy che parla di crisi abitativa e giovani senzatetto In realtà le opere sono due, quasi identiche, ma solo una è stata già rivendicata dall'artista con un post su Instagram.
Gli scatti d’ira di Nick Reiner erano stati raccontati già 20 anni fa in un manuale di yoga scritto dall’istruttrice personale d Rob e Michele Reiner Si intitola A Chair in the Air e racconta episodi di violenza realmente accaduti nella casa dei Reiner quando Nick era un bambino.
Il neo inviato speciale per la Groenlandia scelto da Trump ha detto apertamente che gli Usa vogliono annetterla al loro territorio Jeff Landry non ha perso tempo, ma nemmeno Danimarca e Groenlandia ci hanno messo molto a ribadire che di annessioni non si parla nemmeno.
Erika Kirk ha detto che alle elezioni del 2028 sosterrà J.D. Vance, anche se Vance non ha ancora nemmeno annunciato la sua candidatura «Faremo in modo che J.D. Vance, il caro amico di mio marito, ottenga la più clamorosa delle vittorie», ha detto.
A causa della crescita dell’industria del benessere, l’incenso sta diventando un bene sempre più raro e costoso La domanda è troppa e gli alberi che producono la resina da incenso non bastano. Di questo passo, tra 20 anni la produzione mondiale si dimezzerà.
È appena uscito il primo trailer di The Odyssey di Nolan ed è già iniziato il litigio sulla fedeltà all’Odissea di Omero Il film uscirà il 16 luglio 2026, fino a quel giorno, siamo sicuri, il litigio sulle libertà creative che Nolan si è preso continueranno.

Il welfare di domani

Il destino delle pensioni e degli ammortizzatori sociali, un dibattito con sullo sfondo anche lo scontro tra generazioni.

18 Dicembre 2012

Continua la nostra “Agenda Italia” (che trovate sul numero di Studio in edicola), un’indagine a più voci sul presente e futuro del nostro Paese. In questa puntata si parla di welfare e di un piccolo scontro generazionale.

Pensioni e welfare in generale. Garantiti vs non garantiti, generazione che ha avuto troppo vs generazione che paga il prezzo, welfare inteso come soccorso indiscriminato vs welfare mirato e discrezionale inteso come rete organica di protezione ad hoc. Dicotomie superabili? Come? Quali proposte razionalmente applicabili nel medio termine ritenete valide?

Daniele Bellasio, giornalista del Sole 24 Ore, condirettore di IL

Il primo welfare è la crescita, vedi sopra. Avere un lavoro è la prima protezione nei confronti dei problemi del presente e delle incertezze del futuro. Va creato un processo, un percorso, con una forma di contratto nuova, adeguata ai tempi, che favorisca l’ingresso, la formazione e la valutazione dei lavoratori e delle lavoratrici più giovani; garantisca stabilità ai lavoratori più adulti; aiuti le generazioni più esperte a restare utilmente nel mondo del lavoro, grazie alla formazione continua, senza impedire l’ingresso di nuovi occupati. Il posto di lavoro dev’essere visto come un divenire, un processo, un percorso. Perché dobbiamo pensare che un solo tipo di contratto vada bene sempre e a tutti. Bisogna creare un processo lavorativo, fatto di fasi contrattuali, che dia a tutti le stesse possibilità di realizzarsi. E’ un’ipocrisia pensare che a 20 a 40 e 60 anni si possano e si debbano avere le stesse garanzie e le stesse esigenze. Non bisogna aver paura di sviluppare nuove forme di lavoro, come il telelavoro. La prima riforma del welfare passa però per la riduzione del debito pubblico e la riduzione del debito passa per l’abolizione dell’assalto alla diligenza al momento dell’approvazione della Finanziaria. Facciamo come a Londra, arriva in Parlamento una borsa con dentro la Finanziaria: da votare con la tecnica del prendere o lasciare.

Marco Ferrante, giornalista e scrittore. Collabora con L’aria che tira (La7) e Il Messaggero.

In dieci anni, dal 1968 (legge Brodolini) al 1978 (istituzione del servizio sanitario nazionale), abbiamo creato un sistema pensionistico ingiusto, le inutili autonomie regionali, e un finto sistema universalistico nella sanità. Il risultato è stato il quarto più alto debito pubblico al mondo. E due generazioni escluse da qualunque forma di protezione. Proposte? Sì. Avere la forza di tornare indietro e mettere in discussione i diritti acquisiti. Tutti. Solo a partire da una rinegoziazione generale possiamo riformare il welfare.

Miguel Gotor, professore, spin doctor di Pierluigi Bersani, scrive per La Repubblica

Le riforme Prodi – Damiano del 2007 e Tremonti – Sacconi del 2011, che hanno rispettivamente introdotto “quota 96/97” e la “finestra mobile”, hanno portato nei primi nove mesi del 2012 a un calo del 35,5 per cento degli assegni pensionistici. Oggi l’età media di pensionamento è attestata a 61,3 anni. Ciò significa che si sono prodotti consistenti risparmi e che altri se ne produrranno in futuro.Questi risparmi, insieme ad altre risorse, potrebbero nell’immediato essere utilizzati per ampliare la platea dei salvaguardati, cioè di coloro che sono rimasti senza reddito a seguito della riforma Fornero. Ma non ci si può occupare esclusivamente di questi lavoratori. Soprattutto se la ripresa tarderà o sarà (come tutto lascia prevedere) debole, nei prossimi anni ci sarà un numero elevato di lavoratori anziani che resterà senza lavoro e – con le norme attuali – senza pensione. Una soluzione strutturale sarebbe l’introduzione di un’effettiva flessibilità nella scelta, tra i 62 e 70 anni, dell’età del pensionamento per coloro che hanno totalmente il sistema contributivo. Ma accanto a coerenti scelte previdenziali, servono politiche per il lavoro mirate a dare concrete prospettive occupazionali, accompagnate da adeguate tutele, alle giovani generazioni. Questo deve essere, in assoluto, il primo obiettivo.

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