Hype ↓
17:43 martedì 4 novembre 2025
Ogni volta che va a New York, Karl Ove Knausgård ha un carissimo amico che gli fa da cicerone: Jeremy Strong E viceversa: tutte le volte che l'attore si trova a passare da Copenaghen, passa la serata assieme allo scrittore.
È uscito il trailer di Blossoms, la prima serie tv di Wong Kar-Wai che arriva dopo dodici anni di silenzio del regista Negli Usa la serie uscirà il 24 novembre su Criterion Channel, in Italia sappiamo che verrà distribuita su Mubi ma una data ufficiale ancora non c'è.
È morta Diane Ladd, attrice da Oscar, mamma di Laura Dern e unica, vera protagonista femminile di Martin Scorsese Candidata tre volte all'Oscar, una volta per Alice non abita più qui, le altre due volte per film in cui recitava accanto alla figlia.
L’attore e regista Jesse Eisenberg ha detto che donerà un rene a un estraneo perché gli va e perché è giusto farlo Non c'è neanche da pensarci, ha detto, spiegando che a dicembre si sottoporrà all'intervento.
A Parigi c’è una mensa per aiutare gli studenti che hanno pochi soldi e pochi amici Si chiama La Cop1ne e propone esclusivamente cucina vegetariana, un menù costa 3 euro.
Il Premier australiano è stato accusato di antisemitismo per aver indossato una maglietta dei Joy Division Una deputata conservatrice l’ha attaccato sostenendo che l’iconica t-shirt con la copertina di Unknown Pleasures sia un simbolo antisemita.
Lo scorso ottobre è stato uno dei mesi con più flop al botteghino nella storia recente del cinema In particolare negli Stati Uniti: era dal 1997 che non si registrava un simile disastro.
La neo premio Nobel per la pace Maria Corina Machado ha detto che l’intervento militare è l’unico modo per mandare via Maduro La leader dell’opposizione venezuelana sembra così approvare l'iniziativa militare presa dall'amministrazione Trump.

Il numero 8 di Studio

Ecco cosa trovate nella rivista appena uscita: le firme, le storie, le interviste, le fotografie e le recensioni

21 Maggio 2012

E’ in edicola in tutta Italia da sabato il nuovo numero di Studio, l’ottavo.
Oltre alla storia di copertina dedicata a Massimilano Gioni, il più giovane direttore della Biennale d’arte di Venezia di sempre, di cui abbiamo parlato qui, il resto del numero è bello pieno di storie interessanti.

La sezione dei dispacci iniziali è affidata, ormai come consuetudine, alle penne di Gianni Riotta – che ammonisce sui pericoli del populismo nel derby infinito fra crescita e rigore, Marco Ferrante – che ci porta all’interno del pamphlet-intervista in cui Romiti svela particolari sui suoi anni ai vertici del capitalismo italiano, e da Claudio Cerasa, il quale prova a dipingere uno scenario futuro per la malconcia Lega Nord.

Ricca anche la sezione Altre Storie: la apre un lungo dossier su Torino a firma del nostro Cesare Alemanni, il quale tenta una ricostruzione a più voci del lungo percorso che ha trasformato la capitale sabauda da città industriale a quello che è oggi, una delle realtà nazionali più interessanti nel bene e nel male. A contorno, per rimanere in tema Piemonte, un affresco storico dei Bruni Tedeschi, la famiglia di Carla Bruni, dipinto da una firma storica di StudioMichele Masneri.
Si continua col racconto di Daniele Raineri della grande truffa della prima banca privata afgana, la Kabul Bank, storia emblematica delle contraddizioni di quell’area del mondo. Racconto illustrato da foto esclusive scattate embedded in Afghanistan con l’esercito polacco.
E poi ancora molto altro: il punto della situazione sull’uso dei Droni nella guerra contemporanea di Pietro Minto;  i due giorni passati da Anna Momigliano con la redazione del settimanale Internazionale; le considerazioni di Francesco Pacifico sulla bella trilogia di documentari sul design di Huswitt; Marilisa Palumbo ci porta nell’incredibile mondo di Stephen Colbert e Jon Stewart; Bari, Bergamo e il romanzo del calcioscommesse raccontato da Davide Coppo; start-up e idee nel’incontro fra Alessio Signorini e Fabio Guarnaccia; l’intervista esclusiva di Manuela Ravasio per Studio ai nuovi designer americani e molto “cool” di Kenzo.

Dopo la sezione moda, affidata come sempre a Rossana Passalacqua e Tanya Jones, presentiamo, con un pezzo del regista Stefano Pistolini, il documentario che abbiamo allegato a questo numero (che vi abbiamo già presentato qui): “Hitch in Washington”.

Il numero si chiude con la consueta sezione delle rubriche finali affidate ad alcune firme note di Studio, come Cristiano De Majo, Federico Bernocchi e Nicola Bozzi e che vedono l’esordio di Michele Bisceglia che ci racconta il restyling di Chi e del settimanale popolare nell’era della sobrietà.
Chiude il numero, dopo la sezione Usi&Consumi, Pensieri & Parole, saggi economici recensiti dal reporter de Linkiesta Fabrizio Goria, che su questo numero scrive di un saggio di Ian Brummer.

Come si dice in questi casi, vi aspettiamo in edicola!

Articoli Suggeriti
Social Media Manager

Leggi anche ↓
Social Media Manager

Ripensare tutto

Le storie, le interviste, i personaggi del nuovo numero di Rivista Studio.

Il surreale identikit di uno degli autori dell’attentato a Darya Dugina diffuso dai servizi segreti russi

La Nasa è riuscita a registrare il rumore emesso da un buco nero

Un algoritmo per salvare il mondo

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.