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16:36 lunedì 23 giugno 2025
Elio è il peggior esordio al botteghino nella storia della Pixar Il film ha incassato appena 21 milioni di dollari negli Usa e in Italia è rimasto sotto il milione di euro: nessuno prevedeva andasse così male.
Chi sono i Mind Enterprises, il duo italo disco diventato virale grazie a un video davvero molto italo disco Tra parodia e nostalgia, Secco (Andrea Tirone) e Baffone (Roberto Conigliaro) hanno guadagnato migliaia di nuovi follower in poche ore.
È morto Arnaldo Pomodoro, lo scultore che conoscevamo tutti Oggi, 23 giugno, avrebbe compiuto 99 anni.
Sia Israele che l’Iran hanno già messo al sicuro il loro patrimonio artistico Il problema è quella parte del patrimonio dei due Paesi che non può essere spostata. Solo in Iran ci sono 28 siti Unesco impossibili da proteggere.
Le notifiche del telefono fanno male e adesso c’è anche una ricerca che lo dimostra Si chiama alert fatigue e tante persone hanno già deciso come affrontarla: disattivando tutte le notifiche, sempre.
Il sindaco di Budapest ha detto che il Pride in città si farà nonostante il divieto di Orbán «Il Municipio di Budapest organizzerà il Budapest Pride il 28 giugno come evento cittadino. Punto», le sue parole.
Francis Kaufmann/Rexal Ford ha ricevuto quasi un milione di euro dal Ministero della Cultura per girare un film che non ha mai girato Lo ha rivelato un'inchiesta di Open: l'uomo è riuscito ad accedere ai fondi del tax credit, senza mai girare nemmeno una scena.
Skims sta inviando soldi via PayPal a centinaia di clienti senza dare alcuna spiegazione Tutto è cominciato con un tiktok, a cui ne sono seguiti decine e decine. Adesso, gli investigatori di internet stanno cercando di svelare il mistero.

C’è una startup che si propone di diventare la Spotify della musica classica

20 Maggio 2019

Ne ha parlato recentemente Benedikt Kammel su Bloomberg: Idagio GmbH è una startup fondata a Berlino nel 2015 che si propone di diventare la Spotify della musica classica. Su Idagio è possibile ascoltare di tutto, dai canti Gregoriani al minimalismo di Philip Glass. Anche se la musica classica costituisce solo il 5 per cento del mercato musicale, gli ascoltatori tendono e essere tra i più entusiasti e leali. Till Janczukowicz, uno dei fondatori, ha parlato di quello che differenzia l’app dalle altre: grazie a Idagio gli ascoltatori possono trovare, ad esempio, una specifica interpretazione di una specifica composizione di Tchaikovsky a partire da una determinata orchestra, direttore o solista. L’app, che costa 9,99 euro al mese, offre agli artisti una parte consistente del guadagno. A differenza di Spotify, che registra una canzone come trasmessa solo dopo 45 secondi di streaming, Idagio paga ogni secondo che viene trasmesso.

L’ufficio, racconta Kammel, presenta tutte le caratteristiche della tipica startup berlinese (ma anche milanese, se vogliamo) il loft industriale, gli impiegati tatuati che vanno al lavoro in bici e fanno merenda con snack a base di zenzero e finocchio. Janczukowicz ha ricevuto l’illuminazione a Salisburgo, in Austria, quando ha visto un uomo incollare al muro dei poster per un concerto classico, una prova, secondo lui, dell’obsolescenza delle modalità di comunicazione dell’industria. Nel 2014 ha venduto il suo appartamento per finanziare la sua idea e si è associato con Christoph Lange, un imprenditore berlinese ed esperto di digital che aveva creato una compagnia di streaming poi fallita. Anche se continua a perdere soldi, l’app conta ormai 90 dipendenti nella sede di Berlino e un piccolo avamposto a Bratislava, in Slovacchia. Il team ha raccolto 1,2 milioni di registrazioni, inserendo manualmente ogni singolo dato (compositore, solista, strumenti, direttore d’orchestra, ecc.). Idagio consente agli utenti di cercare i brani in base all’umore. Un esempio: se vi sentite allegri dovreste ascoltare la Sinfonia n° 1 di Brahms, se state vivendo un momento tragico la n° 7 di Mahler, se siete dominati dalla passione il brano che fa per voi è la Sonata per violino n° 2 di Schumann.

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