Niente influencer, algoritmi, monetizzazione, multinazionali e performatività: tornare all'internet incasinata e creativa di un tempo è possibile. E visto come sono andate le cose in questi anni, forse pure necessario.
Enzo Iacchetti che urla «Cos’hai detto, stronzo? Vengo giù e ti prendo a pugni» è diventato l’idolo di internet
Il suo sbrocco a È sempre Cartabianca sul genocidio a Gaza lo ha fatto diventare l'uomo più amato (e memato) sui social.

Se siete su internet, è inutile starvi a spiegare perché siamo qui a parlare di Enzo Iacchetti. Da questa mattina sui social italiani il suo volto, la sua voce, le sue parole sono dappertutto, protagonista di uno sbrocco, di uno sclero, di un meltdown come pochi se ne sono visti nella storia recente della televisione italiana. Altrettanto rara è la reazione del pubblico a quanto successo: per la stragrandissima maggioranza positiva, soprattutto sui social. Ospite della trasmissione È sempre Cartabianca del 16 settembre, Iacchetti era stato invitato dalla conduttrice Bianca Berlinguer a parlare dell’invasione della Striscia di Gaza assieme a Mauro Corona (presenza fissa del programma) e Eyal Mizrahi, presidente della Federazione Amici di Israele. È a causa delle parole sprezzanti di quest’ultimo che Iacchetti è alla fine esploso.
Tra i due si era notata una notevole tensione sin dall’inizio della discussione. Dal canto suo, Iacchetti sosteneva quello che chiunque ormai sostiene: a Gaza non c’è una guerra ma un’invasione, c’è una carestia accertata dall’Onu e un genocidio riconosciuto come tale anche dalla più importante associazione di studiosi del genocidio al mondo. Mizrahi, invece, ha sostenuto, nell’ordine: che «Non c’è nessuna voglia di ammazzare tutti i palestinesi»; che «a Gaza sono morte circa 50 mila persone, la metà terroristi di Hamas»; e, davanti all’affermazione di Iacchetti «Sono morti 20 mila bambini», ha ribattuto con un glaciale «Definisci bambino».
Abbiamo il miglior meme degli ultimi decenni. #Iacchetti pic.twitter.com/xDJFkJhmMV
— Rozzo Cibernetico (@shock_inmytown) September 17, 2025
È a questo punto che Iacchetti ha definitivamente perso la pazienza, nonostante i vani tentativi di Berlinguer di riportare l’ordine. Iacchetti a questo punto ha detto che non è possibile sottoporre a contraddittorio la verità, come se ci potessero sempre essere due versioni contrarie, discordanti, opposte dello stesso fatto accertato, acclarato, autoevidente: a Gaza non c’è una guerra perché non si stanno combattendo due eserciti, c’è uno sterminio, sono morti decine di migliaia di civili, chi sopravvive rischia di morire di fame, nella Striscia ormai non c’è più un luogo sicuro nel quale scappare. Quando Iacchetti ha detto che a persone come Mizrahi non dovrebbe essere consentito di parlare e che lui non avrebbe più partecipato al dibattito con quest’ultimo, Mizrahi ha definito Iacchetti «un fascista». Da qui la frase che avete letto nel titolo di questo articolo: Iacchetti che urla «Cos’hai detto, stronzo? Vengo giù e ti prendo a pugni». In poche ore, questo momento della “conversazione” tra Iacchetti e Mizrhai è diventato il meme più amato e riprodotto di internet Italia, usato in qualsiasi contesto, dai litigi con colleghi e capi, a quelli con familiari e compagni/e, bisticci con commercianti e incidenti burocratici.

Niente influencer, algoritmi, monetizzazione, multinazionali e performatività: tornare all'internet incasinata e creativa di un tempo è possibile. E visto come sono andate le cose in questi anni, forse pure necessario.

Argomenti sui quali ha preferito interpellare Julia Roberts e Andrew Garfield, gli altri due protagonisti di questa intervista a tre fatta durante la Mostra del cinema di Venezia.