Le attiviste che hanno lanciato la zuppa di pomodoro sui Girasoli di Van Gogh hanno compiuto un gesto narrativamente perfetto ma che lascia un dubbio: si può discutere della crisi climatica compiendo azioni così radicali?
I miliardari che hanno lavorato da McDonald’s


Nell’immaginario comune, gli impiegati dietro il bancone di McDonald’s non sono oggetto di particolari invidie. Eppure, diversi miliardari di fama mondiale hanno iniziato proprio lì, “arrotondando” in attesa delle loro fortune.
Prendete Jeff Bezos, ad esempio, patron di Amazon e, di recente, nuovo proprietario del Washington Post, con un patrimonio personale di oltre 25 miliardi di dollari. Bezos ha bussato alle porte di McDonald’s da teenager, quando, in estate, aveva deciso di tirare su qualche soldo e si era trovato a friggere patatine e cuocere hamburger. Durante la sua prima settimana di lavoro ha dovuto pulire ogni angolo della cucina, dopo che un enorme dispenser di ketchup era rovinato al suolo.
Anche Jay Leno, la star della tv americana e host dell’omonimo show in onda su NBC, ha iniziato la sua personale scalata al successo in un McDonald’s del centro di Andover, nel Massachusetts (erano i primi anni Settanta). La stessa strada è stata seguita anche da Sharon Stone, Shania Twain e Carl Lewis.
Anche Warren Buffett, il guru dei miliardari americani (che può vantare un patrimonio doppio rispetto a quello di Bezos), pur non avendo mai lavorato nel suddetto fast food, ha un rapporto particolare con McDonald’s. Possiede addirittura una McDonald’s card, che gli permette di mangiare gratis nei ristoranti della catena della sua Omaha, nel Nebraska.
Alla domanda “cosa può insegnare un posto del genere ai giovani in carriera” risponde proprio Jeff Bezos: «Puoi imparare le responsabilità in ogni lavoro, se lo prendi seriamente.»
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Nell’immagine: Jeff Bezos, fondatore di Amazon.

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.