Cinque artiste in altrettanti video per parlare di cosa voglia dire trovarsi di fronte a un bivio (e poi scegliere). Nel primo episodio la protagonista è Tecla Insolia.
Al Mak di Vienna si terrà la prima mostra mai realizzata sul lavoro da designer di Helmut Lang
"Helmut Lang. Séance De Travail 1986-2005" inaugura il 10 dicembre e durerà fino al 3 maggio 2026.
 
  Se passate da Vienna questo inverno, segnatevelo: inaugura il 10 dicembre (e dura fino al 3 maggio) Helmut Lang. Séance De Travail 1986-2005, una mostra che ripercorre il lavoro di Helmut Lang come fashion designer tra il 1986 e il 2005, anni in cui già aveva iniziato ad adottare quelle strategie artistiche a cui poi decise di dedicarsi completamente dal 2005, abbandonando l’industria della moda per dedicarsi completamente all’arte. Nei suoi anni da stilista Lang ha infranto le norme tradizionali dell’abbigliamento, sperimentando con la messa in scena, l’architettura, il branding sperimentale, la collaborazione interdisciplinare e la comunicazione digitale, con una lungimiranza impressionante: nel 1998 è stato il primo stilista a trasmettere una sfilata online, anticipando un cambiamento globale che oggi conosciamo bene. Nello stesso periodo oltre 1.000 pubblicità del brand comparivano sui taxi di New York per promuovere il nuovo sito web, diventando un elemento iconico del paesaggio urbano. Le sue presentazioni di moda, note come “Séance de Travail” (sessione di lavoro), così come i suoi negozi principali a New York e Parigi, rappresentavano una dichiarazione di ripensamento strategico che privilegiava l’esperienza rispetto al semplice atto del consumo.
Attraverso le sue collaborazioni con artisti come Louise Bourgeois, Jenny Holzer, Robert Mapplethorpe, Jürgen Teller e molti altri, Lang ha creato un nuovo linguaggio visivo che ha ridefinito i confini tra le discipline creative, consolidando il suo ruolo e la sua eredità nella moda e nella cultura fino a oggi. La mostra offrirà uno sguardo senza precedenti nella mente del visionario designer e artista rinunciando all’esposizione di capi d’abbigliamento fisici a favore di una presentazione contemporanea e multimediale, che include installazioni su larga scala site-specific e una selezione di materiali originali provenienti sia dal MAK Helmut Lang Archive sia dall’archivio personale dell’artista.
Immagine: ©MAK/Christian Mendez
 
       
     
     
     
     
    