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Anche sulla tomba di Antonio Gramsci è stato lasciato un Labubu
Lasciato da un anonimo ammiratore al cimitero Acattolico di Roma, l’omaggio segue quello simile sulla tomba di Marx.

Dopo Karl Marx, anche Antonio Gramsci è stato omaggiato nel suo luogo di sepoltura con un Labubu. Il bizzarro gesto è stato scoperto nel fine settimana dai responsabili del cimitero Acattolico di Roma, dove si trova la tomba del politico e filosofo antifascista italiano. Il pupazzetto è rimasto sul luogo di sepoltura poche ore, perché le direttive della struttura non consentono di lasciare sulle tombe giocattoli, pupazzetti o oggetti di natura simile, come spiegato da una dipendente della struttura a Il Fatto Quotidiano. Il tempo necessario perché la foto del mostriciattolo bianco girasse sui social, scatenando un dibattito simile a quello provocato dall’apparizione di un Labubu sulla sepoltura londinese di Karl Marx.
È scattato l’effetto emulazione? Nelle prossime ore vedremo apparire Labubu sulle tombe delle grandi personalità storicamente legate alla sinistra e al partito comunista? Chi sarà il prossimo? Ma il Labubu, quindi, è di sinistra? E in quali figure kawaii s’identificano i giovani collezionisti di destra? Un’ulteriore riflessione semi-seria meriterebbe poi il fatto che il Labubu lasciato a Gramsci non sia un pupazzetto originale, bensì un tarocco. Gli appassionati li hanno ribattezzati lafufu. Spesso vengono scelti perché costano un po’ meno, ma anche perché è più semplice reperirli rispetto agli originali realizzati da Pop Mart e perennemente esauriti nei punti vendita autorizzati. Chissà se la scelta della versione tarocca va letta come un gesto di ribellione, o un ulteriore livello di critica al capitalismo, da parte dell’ignota persona che l’ha lasciato.

Possibile che il nuovo tipo di video generati con l’AI con anziani impazziti, intervistatori stupidi e luoghi italiani stereotipati sia la cosa più interessante che sta succedendo su internet?