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02:43 martedì 4 novembre 2025
L’attore e regista Jesse Eisenberg ha detto che donerà un rene a un estraneo perché gli va e perché è giusto farlo Non c'è neanche da pensarci, ha detto, spiegando che a dicembre si sottoporrà all'intervento.
A Parigi c’è una mensa per aiutare gli studenti che hanno pochi soldi e pochi amici Si chiama La Cop1ne e propone esclusivamente cucina vegetariana, un menù costa 3 euro.
Il Premier australiano è stato accusato di antisemitismo per aver indossato una maglietta dei Joy Division Una deputata conservatrice l’ha attaccato sostenendo che l’iconica t-shirt con la copertina di Unknown Pleasures sia un simbolo antisemita.
Lo scorso ottobre è stato uno dei mesi con più flop al botteghino nella storia recente del cinema In particolare negli Stati Uniti: era dal 1997 che non si registrava un simile disastro.
La neo premio Nobel per la pace Maria Corina Machado ha detto che l’intervento militare è l’unico modo per mandare via Maduro La leader dell’opposizione venezuelana sembra così approvare l'iniziativa militare presa dall'amministrazione Trump.
Dopo il caso degli accoltellamenti sul treno, in Inghilterra vorrebbero installare nelle stazioni i metal detector come negli aeroporti Ma la ministra dei Trasporti Heidi Alexander ha già fatto sapere che la cosa renderà «un inferno» la vita dei passeggeri.
La Sagrada Família è diventata la chiesa più alta del mondo Il posizionamento di una parte della torre centrale sopra la navata ha portato l’altezza della chiesa a 162,91 metri superando i 161,53 della guglia della cattedrale di Ulm, in Germania
A giudicare dai nomi coinvolti, Hollywood punta molto sul film di Call of Duty Un veterano dei film bellici e lo showrunner del momento sono i due nomi chiamati a sdoganare definitivamente i videogiochi al cinema.

L’industria del gelato è in grave crisi

18 Giugno 2020

A maggio, il quotidiano Frankfurter Allgmeine Zeitung aveva descritto come la pandemia stesse rivoluzionando due storiche tradizioni italiane, quella del caffè e quella del gelato. Non tanto del modo di consumarli, ma nella bellezza dell’esperienza che sarebbe venuta meno. Ed è questo uno dei motivi – l’assenza di “rilassatezza” nel mangiare un gelato – per cui l’industria del settore starebbe subendo un grave crollo economico, a livello globale.

«La capacità dei proprietari di gelaterie di tenere il passo con tutto quello che sta accadendo è difficile», ha spiegato a Slate Steve Christensen, direttore esecutivo della National Ice Cream Retailers Association. «Molti negozi stanno lavorando la metà rispetto allo scorso anno», perché la gente esce meno, e se esce indossa la mascherina, o comunque non ha voglia di tenerla abbassata sul mento per il tempo di consumare un gelato (quanto dà fastidio dietro alle orecchie?). Ogni anno, le gelaterie contano su un’impennata di clienti che arrivano in primavera, tanto che i rivenditori in genere cercano di guadagnare il più possibile durante i mesi caldi, così da poter tenere chiuso, o limitare i prodotti, in inverno. Ma a causa del lockdown nel mondo, ed essendo quindi saltata la fase migliore per le gelaterie (tra la primavera e l’estate), ora alcuni negozi stanno cercando di recuperare il più possibile i soldi persi.

La pandemia non riguarda solo le gelaterie. In alcuni casi, i produttori hanno avuto difficoltà a reperire alcuni ingredienti. Cheryl Pinto, responsabile dell’approvvigionamento di Ben & Jerry, ha dovuto interrompere la produzione a causa della difficoltà di approvvigionamento di prodotti come il cacao, che l’azienda procura dall’Africa occidentale, o la vaniglia. Come sottolinea Slate, che ha spiegato perché in America l’industria dei gelati sia ormai al collasso, a differenza della pizza o di altri prodotti alimentari, il gelato non si è inoltre rivelato particolarmente adatto per il tipo di operazioni a domicilio che erano permesse durante la quarantena. «È facile consegnare il gelato se si tratta di una distanza molto breve, ma una volta che vai in un posto a 20 minuti di distanza, si scioglie e si mischia tutto», scrive Herrell. «E Dio ti proibisca di ordinare un frappè».

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