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21:33 giovedì 23 ottobre 2025
Nelle recensioni di Pitchfork verranno aggiunti il voto dei lettori accanto a quello del critico E verrà aggiunta anche una sezione commenti, disponibile non solo per le nuove recensioni ma anche per tutte le 30 mila già pubblicate.
Trump ci tiene così tanto a costruire un’enorme sala da ballo alla Casa Bianca che per farlo ha abbattuto tutta l’ala est, speso 300 milioni e forse violato anche la legge Una sala da ballo che sarà grande 8.361 e, secondo Trump, assolverà a un funzione assolutamente essenziale per la Casa Bianca.
L’episodio di una serie con la più alta valutazione di sempre su Imdb non è più “Ozymandias” di Breaking Bad ma uno stream di Fortnite fatto da IShowSpeed Sulla piattaforma adesso ci sono solo due episodi da 10/10: "Ozymandias" e “Early Stream!”, che però è primo in classifica perché ha ricevuto più voti.
Sono passati 26 anni dai Soprano e finalmente David Chase si è deciso a fare una nuova serie tv Racconterà la storia del famigerato programma MKUltra della Cia, una serie di angoscianti esperimenti sugli esseri umani per ottenere il "controllo della mente".
A Los Angeles hanno organizzato una proiezione di Bugonia solo per persone pelate o disposte a farsi rasare a zero prima di entrare È anche una maniera per sentirsi vicini a Emma Stone, che per la sua interpretazione nel film ha deciso anche lei di rasarsi a zero.
ATM ha messo online l’archivio delle sue vecchie campagne e sono bellissime I manifesti, i depliant e le locandine di Azienda Trasporti Milanesi riflettono l’evoluzione del costume e della società milanese.
Anche quest’anno, il solito Tommaso Debenedetti ha diffuso la solita fake news sull’improvvisa morte del vincitore del Nobel per la Letteratura L'autodefinitosi «campione italiano della menzogna» prosegue così la sua lunga striscia di bufale a tema letterario, stavolta la vittima è László Krasznahorkai.
ChatGPT ha lanciato il suo browser con il quale vuole fare concorrenza a Google Chrome Si chiama Atlas, integra l’AI sin dalla barra di ricerca e aspira a insidiare il primato del web browser più utilizzato al mondo di Chrome.

Un giapponese ha postato 20 mila video di gatti senza che nessuno diventasse virale

25 Luglio 2019

Gattari si nasce, fenomeni di Youtube si diventa, ma con la giusta dose di talento. In assenza del quale neppure 20 mila video di gattini postati sul web possono aiutare. Questa frase non è un’iperbole ma l’incipit del racconto di una storia vera che ha come protagonista un uomo giapponese di mezza età. Otto anni fa, questo amante dei gatti ha iniziato a postare un video al giorno, ogni giorno, sul suo canale Youtube filmando se stesso mentre dà acqua e cibo a dei tranquilli gatti randagi. E non si è più fermato.

Ma nonostante un piano editoriale preciso ed efficiente, nessuno dei video ha avuto successo. Esatto, nemmeno uno. Perché? Innanzitutto questi gatti sono davvero troppo tranquilli, manca il dramma insomma. Probabilmente l’aspirante star di Youtube non ha intuito la potenzialità del trend dei “mici che fanno cose” ed ha puntato più su uno “stile reality” poco azzeccato: i gatti, spesso ripresi in coppia, vengono mostrati nella loro quotidiana banalità. «I video non sono tecnicamente interessanti. E il design è antivirale», scrive The Outline.

In assenza di una benché minima sensibilità poetica neorealista, l’uomo ha puntato tutto sul differenziale competitivo: la quantità. «Se mettessi tutti questi video in una grande playlist, impiegheresti almeno sei giorni e mezzo per arrivare alla fine», si legge sul sito. Che commenta: «È probabilmente il canale di Youtube più prolifico tra quelli non generati automaticamente, ma anche il più solitario». In molti casi ci sono 5 visualizzazioni e il canale ha avuto solo 100 iscritti fino a quando, a marzo di quest’anno, non è stato segnalato nella sezione r/DeepIntoYouTube di Reddit. Ma neppure questo debutto è servito al successo. Ora ci sono solo 2000 iscritti.

La mancanza di titoli e la totale assenza di sforzi editoriali, però, potrebbe raccontare un’altra storia. Magari un piccolo esempio di resistenza al potere dei social network. Può darsi che l’uomo, infatti, non abbia interesse alcuno a mostrare agli altri il suo amore per i gatti. Forse, per questo giapponese di mezza età, Youtube è solo un archivio come un altro, dove conservare i file scaricati dalla sua fotocamera (una Nikon Coolpix). Una prova a sostegno di questa tesi? I video mantengono i nomi dei file. Ma, come nelle migliori storie social, anche in questo caso sarà difficile risalire alla verità.

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