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Damon Albarn ha ammesso che la guerra del Britpop alla fine l’hanno vinta gli Oasis Il frontman dei Blur concede la vittoria agli storici rivali ai fratelli Gallagher nell’estate della loro reunion.
La nuova stagione di Scrubs si farà e ci sarà anche la reunion del cast originale Se ne parlava da tempo ma ora è ufficiale: nuova stagione in produzione, con il ritorno del trio di protagonisti.
La danzatrice del ventre è diventato un mestiere molto pericoloso da fare in Egitto Spesso finiscono agli arresti per incitazione al vizio: è successo già cinque volte negli ultimi due anni, l'ultima all'italiana Linda Martino.
Ferrero (e la Nutella) va così bene che starebbe per comprare la Kellog’s Per una cifra che si aggira attorno ai tre miliardi di dollari. Se l'affare dovesse andare in porto, Ferrero diventerebbe leader del settore negli Usa.
Il cofanetto dei migliori film di Ornella Muti curato da Sean Baker esiste davvero Il regista premio Oscar negli ultimi mesi ha lavorato all’edizione restaurata di quattro film con protagonista l’attrice italiana, di cui è grandissimo fan.
Nell’internet del futuro forse non dovremo neanche più cliccare perché farà tutto l’AI Le aziende tech specializzate in AI stanno lanciando nuovi browser che cambieranno il modo di navigare: al posto di cliccare, chatteremo.

La versione di Shteyngart

Incontri e incroci con una delle voci più interessanti della letteratura contemporanea.

14 Agosto 2019

Nel 2002 sono andato in Canada sulle strade di un romanzo che mi era piaciuto molto, La Versione di Barney di Mordecai Richler. Ci scrissi un lungo reportage in cinque puntate che poi è diventato un libro. Qualche tempo dopo il mio viaggio, lo scrittore americano di origine russa, Gary Shteyngart, allora trentenne ma già autore di un formidabile romanzo di formazione, Il manuale del debuttante russo, ebbe la mia stessa idea e andò alla scoperta dei luoghi di Barney tra Montreal e Toronto. Ne scrisse anche lui cinque puntate per Slate. La coincidenza mi colpì: due coetanei molto diversi, uno di Alcamo (Trapani) pronto a trasferirsi a New York, l’altro di Leningrado, Urss, emigrato a sette anni in America, entrambi innamorati dello stesso romanzo canadese e interessati ad approfondire le opere del suo autore e a respirare la sua stessa aria.

Ci scambiammo un messaggio via email, successivamente gli mandai il libro e infine ci siamo incontrati più volte a Capri e a New York, l’ultima volta per caso su Park Avenue, davanti all’esclusivo Racquet Club, quasi fossimo due personaggi del suo nuovo, splendido, romanzo Lake Success che Guanda ha mandato in libreria col titolo Destinazione America. Nel libro Shteyngart racconta la storia di un multimilionario gestore di fondi miliardari che fugge dalle agiatezze di Manhattan e dai problemi familiari, anche perché inseguito da un’inchiesta giudiziaria, alla ricerca di sé stesso, della sua ex fidanzata, di un senso da dare alla sua vita e all’America, che si sta per consegnare a Donald Trump. Senza soldi e senza protezioni, innamorandosi e facendosi turlupinare, il picaresco protagonista del romanzo attraversa l’America con i fetidi autobus Greyhound, in un super esilarante e super triste viaggio on the road che Shteyngart ha fatto sul serio prima di scriverne, così come di recente, per conto di una rivista, si è avventurato a prendere il treno che da Napoli arriva a Palermo. A Park Avenue, quando mi ha parlato del suo progetto italiano, l’ho avvertito: «Guarda che ci metti più che ad attraversare l’America con l’autobus e temo che sarà anche più pericoloso». E lui: «Sarà bellissimo».

La voce letteraria di Shteyngart è affine a quella di Mordecai Richler, ironica e romantica, divertente e triste, privata e politica. Entrambi si sentono esiliati, felicemente esiliati nel loro Paese: l’ebreo russo in America e l’ebreo anglofono nel Quebec francofono. Con Destinazione America, Shteyngart è l’immigrato che ce l’ha fatta, ma col problema che a non farcela sembra essere il suo Paese.

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