Hype ↓
15:22 mercoledì 4 giugno 2025
È morto lo scrittore Edmund White, pioniere della letteratura gay e della libertà sessuale Romanziere, biografo, vincitore di un Pulitzer e autore di cinque memoir, nel 1977 scrisse anche il pionieristico manuale sessuale "The Joy of Gay Sex".
Dopo averlo distrutto, Israele ha vietato l’accesso a Masafer Yatta, il villaggio di No Other Land Possono entrarci solo i coloni, ai quali l'Idf ha lasciato il territorio dopo aver scacciato i palestinesi che ci vivevano.
Quali sono gli oggetti più lynchiani nell’asta degli oggetti di David Lynch Sono raggruppati in più di 450 e lotti e verranno messi ufficialmente all'asta il 18 giugno.
A 84 anni Dario Argento ha fatto il suo esordio nella moda con Bottega Veneta Nella campagna "Craft is Our Language", realizzata per festeggiare i 50 anni dell'intrecciato.
Sulla nave di Freedom Flotilla diretta a Gaza c’è anche Greta Thunberg Se tutto andrà bene, raggiungerà la Striscia tra una settimana per distribuire aiuti umanitari.
Jonathan Anderson è il nuovo Direttore creativo di Dior Debutta con la collezione maschile il prossimo 27 giugno, ma sarà responsabile anche delle linee Haute Couture e delle collezioni femminili.
La Russia sta vivendo una crisi delle patate senza precedenti  Il raccolto è stato pessimo e neanche le importazioni dall’alleata Bielorussia riescono a risolvere la carenza di ortaggi.
Anche Spagna e Francia dichiarano guerra al fumo all’aperto In arrivo divieti di fumo in parchi, spiagge e anche nelle terrazze di bar e ristoranti per tutelare i bambini.

Il quarto piano della torre della Fondazione Prada ha riaperto al pubblico con delle nuove opere

17 Giugno 2021

Avete presente i funghi a testa in giù della Fondazione Prada che tutti scelgono come sfondo per le foto da mettere su Tinder? Ecco, l’installazione di Carsten Höller, “Upside Down Mushroom Room, 2000” è soltanto una delle varie opere che compongono Atlas, un percorso espositivo nato da un dialogo tra Miuccia Prada e Germano Celant che dal 2018 riunisce opere della Collezione Prada in una successione di spazi che accolgono assoli o confronti, creati per assonanza o contrasto, tra artisti come Carla Accardi e Jeff Koons, Walter De Maria, Michael Heizer e Pino Pascali, William N. Copley e Damien Hirst, John Baldessari e Carsten Höller.

L’insieme dei lavori esposti nei sei piani della torre, realizzati tra il 1960 e il 2016, rappresenta una possibile mappatura delle idee e delle visioni che hanno guidato la formazione della collezione e le collaborazioni con gli artisti che hanno contribuito allo sviluppo delle attività della fondazione nel corso degli anni. Atlas testimonia così un percorso tra personale e istituzionale, in evoluzione, aperto a interventi temporanei e tematici, a progetti ed eventi speciali, con possibili integrazioni da altre collezioni e istituzioni. La sua natura riflette sulla funzione e la necessità della collezione permanente per un luogo dedicato all’arte contemporanea. Dall’apertura della nuova sede nel 2015, la collezione è diventata uno degli strumenti di lavoro a disposizione del programma culturale della fondazione, assumendo diverse configurazioni – dalle mostre tematiche alle collettive, dalle antologiche ai progetti curati da artisti – e trova ora nella Torre uno spazio permanente di esposizione.

Da oggi, giovedì 17 giugno, il quarto piano della Fondazione riapre al pubblico ospitando un dialogo inedito tra le opere delle artiste Goshka Macuga e Betye Saar. Al centro del lavoro di Saar (Los Angeles, 1926) si possono riconoscere l’interesse per il metafisico, la rappresentazione della memoria femminile e l’identità afroamericana. Atlas presenta l’installazione “The Alpha and The Omega (The Beginning and The End)” (2013-16), un ambiente circolare che allude al viaggio iniziatico e all’esperienza della vita umana, concepito in occasione della sua personale Uneasy Dancer presentata alla Fondazione Prada a Milano nel 2016.

Goshka Macuga (Varsavia, 1967) lavora con vari linguaggi come la scultura, l’installazione, la fotografia, l’architettura e il design. Le sue opere sviluppano complessi sistemi di classificazione in grado di dare forma e tramandare la conoscenza. Atlas include 3 grandi arazzi dell’artista: “Of what is, that it is; of what is not, that it is not 2 (2012)”, “Make Tofu not War (2018)” e “From Gondwana to Endangered. Who Is the Devil Now?” (2020). Il primo è stato esposto a dOCUMENTA (13) e rappresenta una riflessione sull’impatto della cultura occidentale sulla popolazione afghana. Gli altri due lavori sono parte di una serie di arazzi 3D realizzati da Macuga per rappresentare una possibile interpretazione già superata di un’immagine del futuro.

Articoli Suggeriti
La Russia sta vivendo una crisi delle patate senza precedenti 

Il raccolto è stato pessimo e neanche le importazioni dall’alleata Bielorussia riescono a risolvere la carenza di ortaggi.

Ripensare tutto

Le storie, le interviste, i personaggi del nuovo numero di Rivista Studio.

Leggi anche ↓
La Russia sta vivendo una crisi delle patate senza precedenti 

Il raccolto è stato pessimo e neanche le importazioni dall’alleata Bielorussia riescono a risolvere la carenza di ortaggi.

Ripensare tutto

Le storie, le interviste, i personaggi del nuovo numero di Rivista Studio.

Il surreale identikit di uno degli autori dell’attentato a Darya Dugina diffuso dai servizi segreti russi

La Nasa è riuscita a registrare il rumore emesso da un buco nero

Un algoritmo per salvare il mondo

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.

Odessa ex città aperta

Reportage dalla "capitale del sud" dell'Ucraina, città in cui la guerra ha imposto un dibattito difficile e conflittuale sul passato del Paese, tra il desiderio di liberarsi dai segni dell'imperialismo russo e la paura di abbandonare così una parte della propria storia.