Maestro e attivista, Odeh Muhammad Hadalin aveva aiutato i registi del documentario premio Oscar a girare il loro film a Masafer Yatta.
Nelle Filippine 500 mila persone stanno fuggendo per l’eruzione del vulcano Taal

A Manila, nelle Filippine (vessate nelle scorse settimane dal tifone Phanphone che ha colpito parte del Paese e causato circa 50 vittime), il piccolo vulcano Taal, il secondo più attivo del Paese, si starebbe preparando «a un’eruzione incredibile e violenta già nelle prossime ore», dicono le autorità. Come riporta la Cnn, il vulcano ha iniziato a dare i primi segnali sabato 11 gennaio, sputando una colonna di cenere e fumo alta quasi 14 chilometri e facendo ricadere al suolo una pioggia di sassi e detriti.
Nelle scorse ore, una debole colata di lava ha cominciato a fuoriuscire dal vulcano, che si trova a 70 chilometri a sud della capitale, tanto che è stata sollecitata l’evacuazione «totale» di quasi mezzo milione di abitanti della zona. Come ha spiegato alla Bbc l’Istituto filippino di vulcanologia e Sismologia Phivolcs che ne sta monitorando la situazione, dopo aver registrato almeno 34 eruzioni negli ultimi 450 anni «Taal è entrato in un periodo di intensi disordini, ma i segnali che ci sono ora tra cui flussi di ceneri e lava ed emissioni di gas non erano ancora capitati». Intanto, mentre l’Istituto ha già diffuso un’allerta di livello 4 su 6, le autorità stanno avvertendo circa un possibile «tsunami vulcanico», causato dalla caduta dei detriti nel lago che circonda il vulcano.

Filippine, 13 gennaio (Photo by Ezra Acayan/Getty Images)
Nonostante la cenere, che da domenica si è diffusa fino a Quezon City a nord di Manila provocando la sospensione di tutti i voli nell’aeroporto internazionale della capitale, non sia considerata tossica, conterrebbe dei frammenti di vetro in grado di contaminare aria e acqua. Mescolatasi alla pioggia, inoltre, ha creato un denso fango nero che sta ricoprendo le strade e i tetti delle abitazioni. La polizia che ha il compito di pattugliare l’area di evacuazione, sta impedendo alle persone di avvicinarsi a Taal, «da cui numerose famiglie stanno scappando», ha detto un corrispondente di Reuters.

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