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Charli xcx sarà produttrice e protagonista del nuovo film di Takashi Miike Chiusa ufficialmente la brat summer, la cantante ha deciso di dedicarsi al cinema.
A Parigi hanno dimostrato che la migliore arma contro l’inquinamento è la pedonalizzazione 100 strade chiuse al traffico in 10 anni, inquinamento calato del 50 per cento.
Tutti i media hanno ripreso un articolo di Reuters sulla vibrazione atmosferica indotta, che però non c’entra niente con il blackout iberico (e forse non esiste) E infatti Reuters quell'articolo è stata costretta a cancellarlo.
La chiusura della più famosa sauna di Bruxelles è un grosso problema per la diplomazia internazionale A Bruxelles tutti amano la sauna nella sede della rappresentanza permanente della Finlandia. Che ora però resterà chiusa almeno un anno.
C’è un cardinale che potrebbe non partecipare al conclave perché non si riesce a capire quando è nato Philippe Nakellentuba Ouédraogo, arcivescovo emerito di Ouagadougou, capitale del Burkina Faso, ha 80 anni o 79? Nessuno riesce a trovare la risposta.
La Corte europea ha vietato ai super ricchi di comprarsi la cittadinanza maltese Per la sorpresa di nessuno, si è scoperto che vendere "passaporti d'oro" non è legale.
Una nuova casa editrice indipendente pubblicherà soltanto libri scritti da maschi Tratterà temi come paternità, mascolinità, sesso, relazioni e «il modo in cui si affronta il XXI secolo da uomini».
Nella classifica dei peggiori blackout della storia, quello in Spagna e Portogallo si piazza piuttosto in basso Nonostante abbia interessato 58 milioni di persone, ce ne sono stati altri molto peggiori.

Fenomenologia di “YO”, l’app del momento

26 Giugno 2014

YO, la app creata dall’israeliano Or Arbel e che permette di comunicare solo utilizzando l’espressione monosillabica “yo”, ha superato in soli quattro giorni la cifra di un milione di utenti. La notizia è stata comunicata dall’account Twitter ufficiale dell’app, lanciata lo scorso primo aprile quasi per gioco (noi ne avevamo già parlato).

Il picco di celebrità raggiunto da YO è dimostrato principalmente da un aspetto: attorno all’applicazione sta nascendo un vero e proprio ecosistema di imitazioni, parodie e discussioni. Basti pensare che, come riportato da Business Insider, è già nata la prima copia dell’app: si chiama “Hey” e l’unica possibilità di uso diversificato promessa dai fondatori è scrivere la parola con una o più “y”, a seconda di ciò che si vuole comunicare attraverso il messaggio.

Nel frattempo, lo stesso Or Arbel ha dichiarato di avere in cantiere una versione business della sua app, il che però non dovrebbe implicare molte aggiunte all’essenziale “yo”. Il creatore della striscia a fumetti Dilbert, Scott Adams, invece, ha detto a VentureBeat di voler dar vita a quella che considera la naturale evoluzione di YO: una nuova app che invii una risposta senza alcun contenuto. «Ci sono delle occasioni in cui persino “yo” è troppo», ha spiegato, «Come quando riceviamo mail e messaggi che vogliamo ignorare: in questi casi sarebbe utile poter dire “ti ho risposto sette volte con la mia nothing-app”. A quel punto chi ignorerebbe chi?».

Il successo di YO è passato anche attraverso il battesimo della sua prima parodia, creata in India con un fine non del tutto giocoso. La app che fa il verso all’originale si chiama Wow Labz ed è stata ideata dal ventottenne Rohith Veerajappa: l’unico messaggio che permette di inviare è “aiyo”, che in indiano sta per “delusione” (mentre in cinese indica il dolore). Quest’app infatti vuole evidenziare il senso di frustrazione che molti giovani indiani provano nel rendersi conto di quanto nel loro Paese sia difficile ottenere finanziamenti per startup e nuovi progetti, mentre nel resto del mondo un semplice “yo” può garantirsi investimenti milionari in una manciata di giorni.

(via)

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