Le attiviste che hanno lanciato la zuppa di pomodoro sui Girasoli di Van Gogh hanno compiuto un gesto narrativamente perfetto ma che lascia un dubbio: si può discutere della crisi climatica compiendo azioni così radicali?
Perché ci hanno messo così tanto a sistemare Facebook?
Panico per i social addicted e per chi lavora sulle piattaforme online: quello di ieri, durato quasi sei ore, è stato il peggiore down di Facebook, Instagram, WhatsApp e Messenger dal 2008. Mentre i social venivano ripristinati nella notte di ieri, ci si interrogava sulle cause che hanno portato all’interruzione dei servizi, e sopratutto sul perché ci sia voluto così tanto tempo a risolverla. Facebook ha rilasciato una dichiarazione ieri spiegando che «la causa dell’interruzione è stata una modifica della configurazione dei router dorsali che coordinano il traffico di rete tra i data center dell’azienda, che ha avuto un effetto “domino”, bloccando tutti i servizi di Facebook».
To the huge community of people and businesses around the world who depend on us: we’re sorry. We’ve been working hard to restore access to our apps and services and are happy to report they are coming back online now. Thank you for bearing with us.
— Facebook (@Facebook) October 4, 2021
Cloudflare, società americana che si occupa di servizi di sicurezza internet e Dns, aveva anticipato che il problema avrebbe potuto coinvolgere il Domain Name System (DNS) e il Border Gateway Protocol (BGP). Per capire: se internet è formato da moltissime reti interconnesse, il BGP è una “mappa” che serve per indirizzare le ricerche nel modo più efficace, mentre il DNS è il sistema che assegna i nomi dei siti Web, i loro indirizzi IP. Facebook, attraverso una serie di aggiornamenti, avrebbe “detto” ai BGP che quei percorsi verso Facebook non esistevano più. Questo ha comportato che le persone che cercavano di raggiungere Facebook non riuscivano a trovare il percorso per arrivarci.
Allo stesso modo tutti i servizi di Facebook sono stati interessati, anche i sistemi interni del personale, che era bloccato fuori dagli uffici e non poteva accedere alla propria piattaforma di comunicazione interna, motivo per cui ci sarebbe voluto così tanto per sistemare il problema. Ad ora non sono troppi i dettagli sul down, quel che è certo è che un team tecnico si è recato direttamente in California per ripristinare manualmente i server da cui ha avuto origine il problema. Non è dato sapere quanto l’azienda abbia perso durante l’interruzione di tutti i servizi, ma l’episodio di ieri e le recenti rivelazioni dell’ex responsabile per l’integrità civica, Frances Hauge, hanno portato il prezzo delle azioni di Facebook a scendere del 4,9 per cento, causando un calo del patrimonio personale del fondatore e CEO Mark Zuckerberg di 6 miliardi di dollari, secondo Bloomberg.

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.