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Charli xcx sarà produttrice e protagonista del nuovo film di Takashi Miike Chiusa ufficialmente la brat summer, la cantante ha deciso di dedicarsi al cinema.
A Parigi hanno dimostrato che la migliore arma contro l’inquinamento è la pedonalizzazione 100 strade chiuse al traffico in 10 anni, inquinamento calato del 50 per cento.
Tutti i media hanno ripreso un articolo di Reuters sulla vibrazione atmosferica indotta, che però non c’entra niente con il blackout iberico (e forse non esiste) E infatti Reuters quell'articolo è stata costretta a cancellarlo.
La chiusura della più famosa sauna di Bruxelles è un grosso problema per la diplomazia internazionale A Bruxelles tutti amano la sauna nella sede della rappresentanza permanente della Finlandia. Che ora però resterà chiusa almeno un anno.
C’è un cardinale che potrebbe non partecipare al conclave perché non si riesce a capire quando è nato Philippe Nakellentuba Ouédraogo, arcivescovo emerito di Ouagadougou, capitale del Burkina Faso, ha 80 anni o 79? Nessuno riesce a trovare la risposta.
La Corte europea ha vietato ai super ricchi di comprarsi la cittadinanza maltese Per la sorpresa di nessuno, si è scoperto che vendere "passaporti d'oro" non è legale.
Una nuova casa editrice indipendente pubblicherà soltanto libri scritti da maschi Tratterà temi come paternità, mascolinità, sesso, relazioni e «il modo in cui si affronta il XXI secolo da uomini».
Nella classifica dei peggiori blackout della storia, quello in Spagna e Portogallo si piazza piuttosto in basso Nonostante abbia interessato 58 milioni di persone, ce ne sono stati altri molto peggiori.

Le frasi di Elena Ferrante più difficili da tradurre in inglese

07 Settembre 2020

Vulture ha dedicato un articolo alle frasi di Elena Ferrante più difficili da tradurre. A parlarne è Ann Goldstein, che ha spiegato come gestisce il non facile compito di trasformare le espressioni spesso dialettali della scrittrice dall’italiano all’inglese. Prima di tutto Goldstein esegue una rapida traduzione letterale. In una seconda fase lavora sui sinonimi e pensa alla sintassi, cercando di manipolare l’inglese in modo che l’esperienza della lettura si avvicini il più possibile all’italiano. Secondo lei è molto difficile perché «la struttura di una frase può essere molto più libera in italiano che in inglese». E poi Ferrante, come ricorda Goldstein, ha sempre sottolineato di non essere interessata alla bella scrittura e di privilegiare “la verità”.

Goldstein ha analizzato alcune delle frasi che le hanno dato particolari problemi nella traduzione del nuovo romanzo, La vita bugiarda degli adulti. A farla disperare sono state soprattutto le parti che contengono riferimenti al dialetto, ad esempio: «Mia zia allora si rivolse di scatto a quest’ultimo e gli disse che gli avrebbe tagliato il pesce – usò proprio quel vocabolo, in dialetto, con voce tranquilla, brandendo le forbici – se continuava a ridere». Nei romanzi di Ferrante il dialetto ha un ruolo fondamentale. In L’amica geniale, ad esempio, Elena si istruisce sempre di più e smette di parlare in dialetto, cosa che la distanzia dai suoi amici d’infanzia. Anche nel nuovo libro è importante: i genitori di Giovanna sono dei professori e il dialetto le è estraneo. Quando Vittoria minaccia di tagliare il pene di un uomo, Goldstein si è chiesta come tradurre, se con una parola gergale in inglese – “pecker”, “dick” – o mantenendo esattamente quella parola, pesce, e tutte le sue connotazioni viscide. Che quindi diventa: «My aunt turned to him abruptly and said she would cut off his pesce—she used precisely that dialect word, pesce, fish, in a calm voice, brandishing the scissors—if he kept laughing».

Un altro esempio di frase problematica: «Quanto ci teneva al cuore, nei suoi gesti coincideva con le sue grosse mammelle, che si batteva con una mano larga, dita nodose». La complicata sintassi di questa frase ha reso il compito particolarmente difficile a Goldstein, che voleva trasmettere quanto i grandi seni di zia Vittoria fossero cruciali per il senso di sé di Giovanna. Già nella prima pagina del romanzo, Giovanna sente suo padre dire che «le sta venendo la faccia di Vittoria», un insulto, dal momento che Vittoria non è una bella donna e in più è detestata dalla sua famiglia. Ma man mano che cresce, la profezia si avvera, e il suo corpo diventa sempre più simile a quello della zia, compresi i seni che alternativamente nasconde e ostenta, incerta su cosa farne. Come riassumere tutte queste tensioni in una frase? Goldstein l’ha tradotta così: «How important to her the heart was, coinciding with her large breasts, which she hit, gesturing with her broad hand and gnarled fingers».

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