Le attiviste che hanno lanciato la zuppa di pomodoro sui Girasoli di Van Gogh hanno compiuto un gesto narrativamente perfetto ma che lascia un dubbio: si può discutere della crisi climatica compiendo azioni così radicali?
La prima campagna pubblicitaria fatta con i droni


È l’ora di pranzo nel distretto finanziario di Mosca, migliaia di persone lavorano alacremente, spesso dimenticandosi di fare una pausa per mettere qualcosa sotto ai denti. Per non essere vittima di queste amnesie, la catena Wokker ha assoldato l’agenzia Hungry Boys per pubblicizzare la sua specialità, i noodle, e ricordare ai dipendenti dei vicini uffici del loro ristorante a pochi metri dalle loro scrivanie. Il risultato finale è stato il primo utilizzo ufficiale dei droni in campo pubblicitario, racconta il sito Pop Up City, con una campagna chiamata “Dronevertising” (un nome che potrebbe diventare presto un “genere” nel settore).

Così i lavoratori sono stati richiamati all’attenzione nelle strade e nei loro uffici da questi robottini volanti che trasportavano dei cartelloni pubblicitari, e la catena ha aumentato il suo giro d’affari del 40% nei giorni in cui si è svolta la campagna. Come ha raccontato Alex Gisak, il co-fondatore di Wokker, azienda che da sempre preferisce metodi promozionali innovativi, «è marketing fatta al momento giusto e nel posto giusto».

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.