Hype ↓
03:13 venerdì 2 maggio 2025
Charli xcx sarà produttrice e protagonista del nuovo film di Takashi Miike Chiusa ufficialmente la brat summer, la cantante ha deciso di dedicarsi al cinema.
A Parigi hanno dimostrato che la migliore arma contro l’inquinamento è la pedonalizzazione 100 strade chiuse al traffico in 10 anni, inquinamento calato del 50 per cento.
Tutti i media hanno ripreso un articolo di Reuters sulla vibrazione atmosferica indotta, che però non c’entra niente con il blackout iberico (e forse non esiste) E infatti Reuters quell'articolo è stata costretta a cancellarlo.
La chiusura della più famosa sauna di Bruxelles è un grosso problema per la diplomazia internazionale A Bruxelles tutti amano la sauna nella sede della rappresentanza permanente della Finlandia. Che ora però resterà chiusa almeno un anno.
C’è un cardinale che potrebbe non partecipare al conclave perché non si riesce a capire quando è nato Philippe Nakellentuba Ouédraogo, arcivescovo emerito di Ouagadougou, capitale del Burkina Faso, ha 80 anni o 79? Nessuno riesce a trovare la risposta.
La Corte europea ha vietato ai super ricchi di comprarsi la cittadinanza maltese Per la sorpresa di nessuno, si è scoperto che vendere "passaporti d'oro" non è legale.
Una nuova casa editrice indipendente pubblicherà soltanto libri scritti da maschi Tratterà temi come paternità, mascolinità, sesso, relazioni e «il modo in cui si affronta il XXI secolo da uomini».
Nella classifica dei peggiori blackout della storia, quello in Spagna e Portogallo si piazza piuttosto in basso Nonostante abbia interessato 58 milioni di persone, ce ne sono stati altri molto peggiori.

Dove va il Qatar

Il nuovo emiro ha 33 anni. Regnerà su una nazione a che sta forgiando il nuovo Medio Oriente e si sta comprando mezza Europa.

26 Giugno 2013

Il nuovo emiro del Qatar ha 33 anni, due mogli e cinque figli. Regnerà su una nazione – piccola ma ricchissima e, soprattutto, molto “interventista” – a che sta volgendo un ruolo cruciale in Medio Oriente e non solo.

Negli ultimi anni il Qatar ha cavalcato le Primavere arabe, è stato uno dei sostenitori principali della rivolta in Siria, mediato tra l’America e i Talebani. E, attraverso il suo fondo sovrano, si è comperato mezza Europa (un’iperbole, certo, ma fino a un certo punto): dalla casa di moda Valentino, ai magazzini Harrods, passando per il progetto immobiliare Porta Nuova a Milano, la Costa Smeralda e il Paris Saint-Germain.

È un tema che stiamo seguendo già da un po’. Infatti, come qualcuno forse ricorderà, avevamo messo Hamad bin Khalifa al-Thani, l’emiro “dimissionario”, su una copertina di Studio. Ora che suo figlio, Tamim bin Hamad al-Thani, sta per insediarsi, vi proponiamo questa rassegna stampa dedicata al Qatar: quattro pezzi usciti su Studio, e due articoli internazionali che aiutano a fare il punto sulla situazione.

Nell’immagine: un particolare dalla copertina di Studio n.10, fotografia di Platon

Articoli Suggeriti
L’arte o la vita?

Le attiviste che hanno lanciato la zuppa di pomodoro sui Girasoli di Van Gogh hanno compiuto un gesto narrativamente perfetto ma che lascia un dubbio: si può discutere della crisi climatica compiendo azioni così radicali?

Ripensare tutto

Le storie, le interviste, i personaggi del nuovo numero di Rivista Studio.

Leggi anche ↓
L’arte o la vita?

Le attiviste che hanno lanciato la zuppa di pomodoro sui Girasoli di Van Gogh hanno compiuto un gesto narrativamente perfetto ma che lascia un dubbio: si può discutere della crisi climatica compiendo azioni così radicali?

Ripensare tutto

Le storie, le interviste, i personaggi del nuovo numero di Rivista Studio.

Le scorie del dibattito sul nucleare italiano

Tra ministri dalle idee non chiarissime, popolari pagine Facebook e cartoni animati virali su YouTube, la discussione sull'atomo in Italia è una delle più surreali degli ultimi anni.

Il surreale identikit di uno degli autori dell’attentato a Darya Dugina diffuso dai servizi segreti russi

La Nasa è riuscita a registrare il rumore emesso da un buco nero

Un algoritmo per salvare il mondo

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.