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16:22 giovedì 18 settembre 2025
Israele vuole cancellare la sua versione degli Oscar perché ha vinto un film che parla di un ragazzino palestinese Anche perché, vincendo, The Sea è automaticamente candidato a rappresentare Israele agli Oscar per il miglior film internazionale.
Il candidato della Francia all’Oscar per il Miglior film internazionale è un film ambientato in Iran, che parla di Iran e diretto da un iraniano Dalla Palma d’Oro a Cannes alla candidatura francese agli Oscar, il viaggio di Jafar Panahi attraverso le crepe della politica e del cinema
Sulla tv del ministero della Difesa russo c’è uno show fatto con l’AI che trolla i politici stranieri Macron con i bigodini rosa, Trump che parla di gabinetti dorati, von der Leyen in versione soviet: questo il meglio che la "satira" russa offre.
Il late show di Jimmy Kimmel è stato sospeso per dei commenti di Kimmel su Charlie Kirk Commenti che però Jimmy Kimmel non ha mai fatto.
Nel nuovo film di Carlo Verdone ci sarà anche Karla Sofía Gascón, la protagonista caduta in disgrazia di Emilia Pérez La notizia ha permesso a Scuola di seduzione di finire addirittura tra le breaking news di Variety.
Enzo Iacchetti che urla «Cos’hai detto, stronzo? Vengo giù e ti prendo a pugni» è diventato l’idolo di internet Il suo sbrocco a È sempre Cartabianca sul genocidio a Gaza lo ha fatto diventare l'uomo più amato (e memato) sui social.
Ci sono anche Annie Ernaux e Sally Rooney tra coloro che hanno chiesto a Macron di ripristinare il programma per evacuare scrittori e artisti da Gaza E assieme a loro hanno firmato l'appello anche Abdulrazak Gurnah, Mathias Énard, Naomi Klein, Deborah Levy e molti altri.
Per Tyler Robinson, l’uomo accusato dell’omicidio di Charlie Kirk, verrà chiesta la pena di morte  La procura lo ha accusato di omicidio aggravato, reato per il quale il codice penale dello Utah prevede la pena capitale. 

Le metallare del Botswana

In Leathered Skins, Unchained Hearts il fotografo Paul Shiakallis ha realizzato una serie di ritratti di donne Marok, una sorprendente sottocultura metal africana.

di Studio
23 Giugno 2017

Non è esattamente qualcosa che ci si immagina, ma sin dagli anni ’70, la scena metal in Botswana è stata seguita e prolifica, al punto da produrre la nascita di una sottocultura chiamata Marok. La serie Leathered Skins, Unchained Hearts, è il risultato di un lavoro del fotografo sudafricano Paul Shiakallis durato otto mesi: un racconto visivo della parte femminile – e spesso nascosta – di questa sottocultura.

Tra loro si chiamano “Queens”, ma devono scontrarsi coi pregiudizi di una società arretrata che le considera sataniste perché vestono nero. Come delle supereroine si trasformano dal giorno alla notte per fuggire dal ruolo previsto e imposto dalla struttura sociale del loro Paese. In queste foto colpisce soprattutto il contrasto tra il modo curato e specifico con cui le donne Marok costruiscono la loro immagine e gli interni, dimessi e quotidiani, dei loro appartamenti, nonché i paesaggi semi-rurali, che fanno da contrappunto ai ritratti e che in nessun modo fanno venire in mente un tipo di musica come l’heavy metal.

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Quello che le diciamo non si può cancellare e potrebbe essere usato in tribunale.

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