Le storie, le interviste, i personaggi del nuovo numero di Rivista Studio.
Don DeLillo sta provando a immaginare cosa succederà all’America di Trump tra 3 anni
In occasione dell’arrivo in un teatro di Londra di Love-Lies-Bleeding, spettacolo teatrale scritto da DeLillo nel 2005, Xan Brooks del Guardian l’ha intervistato. L’autore, 81 anni, ha parlato del libro che sta scrivendo, nel quale, ha ammesso, sta provando con fatica a immaginare che fine faranno gli Stati Uniti di Trump tra 3 anni. Come spiega nell’intervista, lo scrittore non sta architettando una di quelle visioni alle quali ormai ci siamo abituati: a quanto pare sta davvero provando a immaginare cosa c’è nel futuro prossimo dell’America. E cioè cosa, nel corso di soli 3 anni, sarà possibile aggiustare, e cosa invece peggiorerà.
Dopo 50 anni di carriera, con alle spalle una quantità di libri considerati dei classici della letteratura americana, DeLillo ha dichiarato che questa volta non sa davvero dove andrà a parare: «Spero che le mie idee possano schiarirsi grazie al processo della scrittura… temo che la situazione in cui ci troviamo adesso sia difficilmente recuperabile».
Interrogato su Trump, risponde. «Sono molto riluttante a parlare di Trump, semplicemente perché tutti continuano parlarne senza sosta. Siamo inondati di informazioni su Trump a tutti i livelli, come uomo e come politico. Ma ciò che è significativo per me è che tutti i suoi enormi errori scompaiono entro 24 ore. La memoria nazionale dura al massimo 48 ore. E c’è sempre qualcos’altro che sta arrivando. Non riesci a separare le cose. Ti perdi nel diluvio».

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