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14:17 mercoledì 16 luglio 2025
Nemmeno Martin Scorsese riusciva a credere di essere stato candidato all’Emmy come attore Per l'interpretazione di se stesso nella serie The Studio si è guadagnato la prima nomination a un premio da attore della sua vita, a 82 anni.
Il figlio di Liam Gallagher si sta facendo bello ai concerti degli Oasis indossando le giacche del padre Gene Gallagher è stato pizzicato a indossare una giacca Burberry di papà al concerto di Manchester: l’ha definita un «cimelio di famiglia».
In una piccola città spagnola, una notizia che non si sa se vera o falsa ha portato a una caccia all’immigrato lunga tre giorni Tutto è partito da una denuncia che ancora non è stata confermata, poi sono venute le fake news e i partiti di estrema destra, infine le violenze in strada e gli arresti.
Una ricerca ha scoperto che quando sono stressate le piante ne “parlano” con gli animali Soprattutto con gli insetti, attraverso dei suoni specifici. Gli insetti però non sono gentilissimi: se una pianta sta male, loro la evitano.
Hbo ha pubblicato la prima foto dal set della serie di Harry Potter e ovviamente ritrae il nuovo Harry Potter L'attore Dominic McLaughlin per la prima volta volta in costume, con occhiali e cicatrice, sul set londinese della serie.
Nel nuovo disco di Travis Scott c’è un sampling di Massimo Ranieri In uno dei più improbabili crossover di sempre, nella canzone "2000 Excursion" di Scott si trova anche "Adagio Veneziano" di Ranieri.
L’annuncio dell’arrivo a Venezia di Emily in Paris lo ha dato Luca Zaia Il Presidente della Regione Veneto ha bruciato Netflix sul tempo con un post su Instagram, confermando che “Emily in Venice” verrà girato ad agosto in Laguna.
Ancora una volta, l’attore Stellan Skarsgård ha voluto ricordare il fatto che Ingmar Bergman era un ammiratore di Hitler «È l’unica persona che conosco ad aver pianto quando è morto Hitler», ha detto. Non è la prima volta che Skarsgård racconta questo lato del regista.

In Italia c’è un archivio che conserva più di 8000 diari personali

30 Luglio 2019

Lettere, memorie e autobiografie da tutta Italia arrivano e vengono catalogate con cura nel comune di Pieve Santo Stefano, in provincia di Arezzo. È qui che sono conservati più di 8000 diari scritti soprattutto a mano, qualcuno a macchina, nel corso del ‘900. Sullo sfondo di un paesaggio tipicamente toscano, sorge infatti l’Archivio Diaristico Nazionale (ADN), che contiene soprattutto testimonianze sulla guerra, ma anche sull’amore, la follia, l’avventura, come ha raccontato recentemente Atlas Obscura.

Qualche raro esemplare risale anche al ‘700 mentre i pezzi più spettacolari sono esposti nel Piccolo Museo del Diario.  Come la storia d’amore ricamata su un lenzuolo da una contadina vedova, che scrive: «Ricamo questa storia di notte perché non posso più usare questo lenzuolo insieme a mio marito». «Ecco la magia di questo luogo: puoi vedere le persone dietro le storie e immedesimarti» ha spiegato Natalia Cangi, direttrice dell’archivio.

Ma dietro tante storie personali si cela anche una storia collettiva. Settantacinque anni fa, nell’agosto del 1944, Pieve Santo Stefano è stata rasa al suolo dai nazisti e, nonostante la ricostruzione, per lungo tempo ha mantenuto l’appellativo di “paese cancellato”. È stato proprio a causa di questa pesante eredità storica che, quarant’anni dopo la catastrofe, il giornalista e scrittore milanese Saverio Tutino decise di fondare a Pieve una “casa della memoria”. «Ci piace pensare che abbia deciso di aprirla come riparazione morale per questo posto» dice Cangi. Per incentivare le donazioni, Tutino ha istituito un premio annuale di 1000 euro al miglior diario, memoria o epistolario che si contraddistingua per “originale autenticità”. Così i diari non hanno mai smesso di arrivare: quest’anno sono attesi altri 200 pezzi oltre a quelli già pervenuti.

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