Hype ↓
15:16 lunedì 13 ottobre 2025
Al Pacino ha ricordato quella volta che Diane Keaton gli impedì di perdere tutti i suoi soldi Tra i tanti ricordi di Diane Keaton, è riemerso anche quello del suo salvataggio delle finanze dell’amico Al Pacino.
Secondo l’Onu, il 92 per cento delle abitazioni nella Striscia di Gaza è stato distrutto e chi sta tornando a casa trova solo macerie I pochi edifici ancora in piedi sono comunque inagibili, gravemente danneggiati o inabitabili.
Woody Allen ha raccontato il suo primo incontro con Diane Keaton in un lungo e bellissimo omaggio all’attrice  Su The Free Press, Allen ha ricordato la prima volta che la vide, nel 1969, durante le prove di Provaci ancora, Sam.
Una streamer ha partorito in diretta su Twitch e il Ceo di Twitch le ha scritto in chat durante la diretta per congratularsi con lei Durante il parto, Fandy ha continuato a interagire con gli spettatori nella chat, parlando tra una contrazione e l'altra e facendo pure delle battute.
Bret Easton Ellis ha stroncato Una battaglia dopo l’altra dicendo che è un film brutto e che piace solo perché è di sinistra Lo scrittore e sceneggiatore ha utilizzato il suo podcast per criticare quella che considera una reazione eccessiva dell'industria al film di Anderson
È uscito il primo trailer di Father Mother Sister Brother, il film con cui Jim Jarmusch ha vinto il Leone d’oro a Venezia Nelle sale americane lo distribuirà Mubi a partire dal 24 dicembre, in Italia invece lo porterà Lucky Red.
L’unico uomo ad aver fatto ricorso in appello nel processo Pelicot in secondo grado ha preso una pena più severa di quella presa in primo grado Husamettin Dogan era stato condannato a 9 anni nel primo processo. Alla fine di quello d'appello, la sua condanna è salita a 10 anni.
Tutti abbiamo visto la bandiera italiana che sventola nei festeggiamenti a Gaza, ma solo Tajani ha pensato che fosse un ringraziamento al governo Il ministro è l'unico che in quelle immagini ha visto un «segno di riconoscenza e gratitudine nei confronti di quello che ha fatto e farà l’Italia».

Woody Allen ha raccontato il suo primo incontro con Diane Keaton in un lungo e bellissimo omaggio all’attrice 

Su The Free Press, Allen ha ricordato la prima volta che la vide, nel 1969, durante le prove di Provaci ancora, Sam.

13 Ottobre 2025

«Per la prima settimana di prove non ci siamo mai scambiati una parola. Lei era timida, io ero timido, e con due persone timide le cose possono diventare piuttosto noiose. Alla fine, per caso, ci siamo presi una pausa nello stesso momento e ci siamo ritrovati a condividere un boccone veloce in un locale dell’Ottava Avenue. Quello è stato il nostro primo contatto personale. Lei era così affascinante, così bella, così magica, che ho messo in dubbio la mia sanità mentale. Ho pensato: è possibile innamorarsi così in fretta?». A due giorni dalla morte, Woody Allen ha voluto ricordare Diane Keaton con un lungo testo scritto su The Free Press, molto toccante, in cui ricorda il primo incontro con l’attrice, regista e produttrice, all’inizio degli anni ’70. Appena trasferitasi da Osage County a Manhattan per inseguire una carriera recitativa, la giovane Keaton faceva la guardarobiera in un locale e aveva appena ottenuto un ruolo nel musical Hair, in cui poi avrebbe strappato la parte da protagonista.

Allen stava cercando un’attrice per il cast di Provaci ancora, Sam. A lui e David Merrick venne segnalata questa giovane interprete versata nel canto e nella recitazione appena arrivata in città. Al provino Diane conquistò entrambi. «Un piccolo inconveniente era che sembrava più alta di me, e non volevamo che questo si riflettesse nelle battute», racconta Allen. «Come due scolaretti, ci mettemmo schiena contro schiena sul palco e prendemmo le misure. Fortunatamente eravamo alti uguali, e Merrick la assunse». Il regista di Manhattan sintetizza così la sua prima impressione di Keaton: «Se Huckleberry Finn fosse stato una stupenda giovane donna, sarebbe stato identico a Keaton». 

Il legame fortissimo tra regista e attrice non si è mai raffreddato; né quando i due si sono lasciati dopo una breve relazione né quando lei ha smesso di essere la protagonista dei suoi film dopo trionfi di critica come Manhattan e Io e Annie, con cui Keaton vinse l’Oscar come Migliore attrice. Allen ha spiegato di non aver dato mai troppo peso alle recensioni della stampa: l’unico giudizio che contava era quello di Keaton, a cui mostrava ogni suo film e che condivideva con lui l’aspirazione di dirigere un capolavoro. Allen ha anche rivelato che i due scherzando spesso si dicevano che sarebbero finiti come i protagonisti di Viale del tramonto, con lui che avrebbe abbandonato la regia per farle da autista. Ha concluso così: «Qualche giorno fa il mondo era un posto in cui c’era Diane Keaton. Ora è un posto senza di lei. Un mondo terribile, anche se abbiamo ancora i suoi film. E anche se la sua risata riecheggia ancora nella mia testa».

Articoli Suggeriti
Al Pacino ha ricordato quella volta che Diane Keaton gli impedì di perdere tutti i suoi soldi

L'attrice sgridò il suo avvocato e costrinse l'attore a riprendere il controllo delle sue finanze (dandogli dell'idiota).

In Rifiuto Tony Tulathimutte ride con noi e di noi che stiamo cronicamente online

Maschi ultra-femministi, pornografia bizzarramente estrema e complottismi estremamente complessi: abbiamo incontrato Tony Tulathimutte per parlare del suo ultimo, stranissimo libro.

Leggi anche ↓
Al Pacino ha ricordato quella volta che Diane Keaton gli impedì di perdere tutti i suoi soldi

L'attrice sgridò il suo avvocato e costrinse l'attore a riprendere il controllo delle sue finanze (dandogli dell'idiota).

In Rifiuto Tony Tulathimutte ride con noi e di noi che stiamo cronicamente online

Maschi ultra-femministi, pornografia bizzarramente estrema e complottismi estremamente complessi: abbiamo incontrato Tony Tulathimutte per parlare del suo ultimo, stranissimo libro.

Caterina Barbieri ha trasformato la Biennale Musica

La direttrice di quest'edizione, nome noto nel mondo della musica elettronica ma lontano da quello della classica contemporanea, cura un programma di grande cambiamento: ne abbiamo parlato con lei.

È uscito il primo trailer di Father Mother Sister Brother, il film con cui Jim Jarmusch ha vinto il Leone d’oro a Venezia

Nelle sale americane lo distribuirà Mubi a partire dal 24 dicembre, in Italia invece lo porterà Lucky Red.

La nuova mostra di Nan Goldin ci ricorda che per lei l’arte è una battaglia dopo l’altra

Tra intimità, memoria e attivismo: negli spazi di Pirelli HangarBicocca di Milano il più grande corpus di slideshow mai riunito dall’artista invita a ripensare il legame tra immagine e vita, prima che sia troppo tardi.

László Krasznahorkai ha vinto il Premio Nobel per la Letteratura 2025

Lo scrittore ungherese, 71 anni, è stato premiato «per la sua opera trascinante e visionaria, capace, in un'epoca di terrori apocalittici, di riaffermare il potere dell'arte».