Attualità | Rassegna
Di cosa si è parlato questa settimana
Polemiche a fumetti, scherzi al telefono, assalti agli aeroporti e le altre notizie degli ultimi giorni.
Polemiche – Anticalcare
Sicuramente è stata la polemica più multimediale della storia delle polemiche italiane, quella tra Zerocalcare e Francesco Merlo. È cominciata con una Storia Instagram, è proseguita con un articolo sulle pagine di Repubblica, è diventata un fumetto pubblicato su Internazionale ed è finita con un’immensa shitstorm a social media unificati. Non che ce ne fosse (né che ne sentissimo) il bisogno, ma il bisticcio tra fumettista e giornalista è un’altra prova dell’irreversibile mostrificazione del dibattito pubblico. Discutiamo ormai della Striscia di Gaza e del Lucca Comics, lanciamo proposte di boicottaggio e accuse di diserzione, analizziamo scenari bellici e strisce fumettistiche con la stessa identica serietà. Anzi: con la stessa identica leggerezza.
Altre polemiche – La sottile linea russa
Lo scorso 18 settembre, mentre si trovava a New York per l’Assemblea generale delle Nazioni Unite, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha risposto alla telefonata di quello che sarebbe dovuto essere Moussa Faki, presidente dell’associazione intergovernativa Unione Africana. Solo che dall’altra parte del telefono non c’era Faki, ma il duo di comici russi Vovan & Lexus, specializzati in scherzi telefonici che coinvolgono politici e celebrity. In molti hanno accusato il governo di superficialità e dilettantismo, mentre qualcun altro ha addirittura parlato di guerra ibrida: intanto Francesco Maria Talò, consigliere diplomatico di Meloni, si è dimesso, e l’Italia ha raccattato la solita pessima figura.
Cronaca – Autunno inondato
L’autunno è cominciato davvero soltanto da un paio di settimane eppure siamo già a quel momento dell’anno in cui discutiamo di nubifragi, alluvioni, feriti e morti. Negli ultimi giorni in Italia si è perso il conto degli eventi climatici estremi – ne sono stati registrati 24 solo il 31 ottobre – in tutto il nord ci sono state esondazioni e allagamenti, viabilità paralizzata e danni agli edifici. E tutto questo prima dell’arrivo della tempesta Ciaran, che aveva già sconquassato Regno Unito, Spagna, Francia, Germania, Belgio e Paesi Bassi, provocando la morte di almeno sette persone. Conta alla quale vanno purtroppo aggiunte le altre sette (al momento in cui scriviamo) morte in Toscana nelle ultime ore. E l’autunno è cominciato davvero soltanto da un paio di settimane.
Politica – Nazistan
Lunedì il fondatore di Telegram Pavel Durov ha annunciato che avrebbe oscurato tutti i canali dove si promuoveva l’antisemitismo verso la minoranza ebraica presente nella repubblica federale russa del Dagestan. La decisione è arrivata dopo che domenica l’aeroporto di Machackala, la più grande città del Dagestan, è stato preso d’assalto da centinaia di russi per colpire un aereo che arrivava da Israele. Un’inchiesta del New York Times ha rivelato che l’attacco era stato organizzato proprio su vari canali Telegram. Episodi di antisemitismo si sono verificati anche in vari Stati europei, ad esempio, nel 14esimo arrondissement di Parigi lunedì notte sono apparsi dei graffiti raffiguranti delle stelle di David. Altri disegni simili sono stati trovati anche in altri comuni, tra cui Vanves e Saint-Ouen.
Personaggi – Gran Torino
Quando ancora si dibatteva della possibile estinzione dei libri di carta, Ernesto Ferrero rassicurava che il libro cartaceo non sarebbe mai andato in crisi, perché «è comodissimo, non necessita di pile o ricariche, sopporta l’acqua, ci possiamo scrivere sopra, lo possiamo portare dappertutto, lo possiamo “strafugnare”». Scrittore, editore, critico, traduttore (Céline, Flaubert e Pérec), direttore letterario di Einaudi negli anni Settanta (ma collaborò anche con Garzanti, Mondadori e Bollati Boringhieri), direttore dal 1998 al 2016 della Fiera Internazionale del libro di Torino, vincitore del Premio Strega nel 2000 con N. (romanzo storico in forma di diario che racconta i giorni di Napoleone sull’isola d’Elba attraverso lo sguardo di un timido letterato nominato bibliotecario dell’Imperatore), aveva dedicato ai libri tutta la sua vita. È morto a Torino il 31 ottobre, a 85 anni, dopo una lunga malattia.