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La casa di Babbo Natale in Finlandia quest’anno è assediata non solo dai turisti, ma anche dalle truppe Nato L’escalation al confine russo ha trasformato la meta turistica natalizia della Lapponia in un sito sensibile per l’Alleanza Atlantica.
Il governo americano vuole che i turisti rivelino i loro ultimi 5 anni di attività sui social per ottenere il visto Vale anche per i turisti europei che dovranno consegnare la cronologia dei loro account su tutte le piattaforme social utilizzate.
Ora su Letterboxd i film si possono anche noleggiare e sono già disponibili molte chicche introvabili altrove I titoli disponibili saranno divisi in due categorie: classici del passato ormai introvabili e film recenti presentati ai festival ma non ancora distribuiti su altre piattaforme.
Da quando è stata introdotta la verifica dell’età, nel Regno Unito il traffico dei siti porno è calato ma è anche raddoppiato l’utilizzo di VPN Forse è una coincidenza, ma il boom nell'utilizzo di VPN è iniziato subito dopo l'entrata in vigore della verifica dell'età per accedere ai siti porno.
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Lo 0,001 per cento più ricco della popolazione mondiale possiede la stessa ricchezza della metà più povera dell’umanità, dice un rapporto del World Inequality Lab Nella ricerca, a cui ha partecipato anche Thomas Piketty, si legge che le disuguaglianze sono ormai diventate una gravissima urgenza in tutto il mondo.
È morta Sophie Kinsella, l’autrice di I Love Shopping Aveva 55 anni e il suo ultimo libro, What Does It Feel Like?, era un romanzo semiautobiografico su una scrittrice che scopre di avere il cancro.

Davvero nella cultura tibetana ci si saluta usando la lingua?

11 Aprile 2023

La ricostruzione di quanto accaduto – «il Dalai Lama spesso scherza con le persone che incontra in modo innocente e giocoso» – è stata talmente surreale che viene da capire gli sforzi di tutti quelli che in queste ore stanno cercando una spiegazione alternativa al video, girato moltissimo sui social il 10 aprile e ripreso poi da tutti i giornali del mondo, che ha lasciato tutti interdetti (e un tantino disgustati): quello in cui il leader spirituale del buddismo tibetano chiede a un bambino prima di dargli un bacio sulle labbra e poi di «succhiargli la lingua». Le scuse ufficiali sono già arrivate – «Sua Santità vuole scusarsi con il bambino e le sua famiglia, oltre che con tutti gli amici in ogni parte del mondo, per la sofferenza che le sue parole possono aver provocato» – ma ovviamente non sono bastate. Il gesto del Dalai Lama è stato definito, come riporta l’Independent, da inappropriato a disgustoso, e c’è stato anche chi lo considera una vera e propria molestia a danno di un minore. Ma c’è stato anche chi ha difeso il Dalai Lama, dicendo che si è trattato soltanto di un malinteso, di un fraintendimento occidentale di un «modo di esprimersi tibetano», hanno spiegato diversi attivisti. Tra questi, Namdol Lhagyari, esule tibetana, che su Twitter ha scritto che «l’espressione delle emozioni oggi coincide con la maniera occidentale di esprimere le emozioni. Usare questa maniera estranea, usare usi e costumi stranieri per interpretare il modo tibetano di mostrare le emozioni è orrendo».

Secondo queste persone, nella tradizione tibetana mostrare la lingua è un segno di rispetto, un modo per dare ragione all’interlocutore e anche un gesto per salutare. Citano, queste persone, diverse ricerche condotte e pubblicate dall’Institute of East Asian Studies dell’Università di Berkeley, in California. Un’ulteriore prova di questa tradizione la si potrebbe trovare anche nel film Sette anni in Tibet: in una scena il protagonista, interpretato da Brad Pitt, incontra un gruppo di bambini tibetano che, alla sua vista, tirano fuori la lingua. Nel film, però, non viene mai precisato che si tratta della maniera tibetana di dire buongiorno. Una tradizione che, a quanto pare, risale addirittura al IX secolo: sarebbe stata introdotta per prendere in giro il re tibetano dell’epoca, Lang Darma, che la leggenda vuole non tirasse mai fuori la lingua perché, per qualche ragione (malattia, maledizione, scarsa igiene orale, non si sa), era completamente nera. Dopo la morte di Lang Darma, la “linguaccia” sarebbe rimasta tra le abitudini tibetane come un metodo veloce e efficace con il quale le persone dimostravano di non essere la reincarnazione del malvagio sovrano. Resta però da capire perché il Dalai Lama abbia chiesto a un bambino di succhiargli la lingua: di questo, nel folklore tibetano non c’è nessuna traccia.

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