Le attiviste che hanno lanciato la zuppa di pomodoro sui Girasoli di Van Gogh hanno compiuto un gesto narrativamente perfetto ma che lascia un dubbio: si può discutere della crisi climatica compiendo azioni così radicali?
I Daft Punk hanno annunciato la loro fine
I Daft Punk si sciolgono. Come ha confermato il loro ufficio stampa a Pitchfork, il duo abbandona definitivamente la scena musicale a 28 anni dal suo debutto, avvenuto nel 1993. L’annuncio è arrivato con la pubblicazione sul loro canale YouTube di un estratto dal loro film del 2006 Electroma, un video di 8 minuti intitolato evocativamente “Epilogue”. Kathryn Frazier, che segue i Daft Punk da molto tempo, ha specificato che nessuno dei due artisti ha fornito una spiegazione in particolare sui motivi della decisione.
Riassumere l’impatto che i Daft Punk, all’anagrafe Guy-Manuel de Homem-Christo e Thomas Bangalter, hanno avuto sulla musica elettronica degli ultimi vent’anni è impresa difficile, a cominciare dalla scelta di non mostrare (quasi) mai i loro volti e dall’immaginario retro-futuristico che hanno creato intorno a loro stessi e alla loro produzione artistica, che ha contribuito a rendere enormemente popolare un genere che prima era considerato di nicchia. Impossibile non citare almeno classici come “Da Funk” e “Around The World”, tratti dall’album di debutto del 1997 Homework, così come “One More Time” e “Harder, Better, Faster, Stronger”, dall’album del 2001 Discovery. L’ultimo, enorme, successo era stato il singolo “Get Lucky” dal disco del 2013 Random Access Memories.

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.