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22:31 venerdì 5 dicembre 2025
Quentin Tarantino ha detto che Paul Dano è un attore scarso e i colleghi di Paul Dano hanno detto che Quentin Tarantino farebbe meglio a starsene zitto Tarantino lo ha accusato di aver “rovinato” Il petroliere, definendolo «un tipo debole e poco interessante».
Già quattro Paesi hanno annunciato il boicottaggio dell’Eurovision 2026 dopo la conferma della partecipazione di Israele Spagna, Paesi Bassi, Irlanda e Slovenia hanno annunciato la loro intenzione di boicottare questa edizione se davvero a Israele verrà permesso di partecipare.
Pantone è stata accusata di sostenere il suprematismo bianco perché ha scelto per la prima volta il bianco come colore dell’anno L'azienda ha spiegato che dietro la scelta non c'è nessuna intenzione politica né sociale, ma ormai è troppo tardi, la polemica è esplosa.
L’acquisizione di Warner Bros. da parte di Netflix sta mandando nel panico tutta l’industria dell’intrattenimento La geografia del cinema e dalla tv mondiale cambierà per sempre, dopo questo accordo da 83 miliardi di dollari.
Lily Allen distribuirà il suo nuovo album anche in delle chiavette usb a forma di plug anale Un riferimento a "Pussy Palace", canzone più chiacchierata di West End Girl, in cui racconta come ha scoperto i tradimenti dell'ex marito, l'attore David Harbour.
Dario Vitale lascia Versace, appena nove mesi dopo esserne diventato direttore creativo Era stato nominato chief creative officer del brand, appena acquisito dal gruppo Prada, a marzo di quest'anno.
L’unica tappa italiana del tour di Rosalìa sarà a Milano, il 25 marzo Sono uscite le date del tour di Lux: partirà il 16 marzo 2026 da Lione e si chiuderà il 3 settembre a Portorico.
Secondo una ricerca, l’inasprimento delle leggi sull’immigrazione in Europa sta facendo aumentare e arricchire i trafficanti di essere umani Il Mixed Migration Centre ha pubblicato un ampio studio in cui dimostra che le politiche anti immigrazione stanno solo aggravando il problema che avrebbero dovuto risolvere.

A Cuba sono esplose le più grandi manifestazioni di massa degli ultimi trent’anni

12 Luglio 2021

A Cuba la crisi economica ha causato l’esplosione delle più grandi proteste di massa degli ultimi trent’anni: migliaia di persone sono scese in piazza nelle città di tutta l’isola, manifestando contro la carenza di cibo, i prezzi elevati, la poco efficiente campagna vaccinale e la dittatura. Le proteste sono iniziate in mattinata, nella città di San Antonio de los Baños, nell’ovest dell’isola, e nella città di Palma Soriano, nell’est. Una reazione a catena che ha fatto sì che nel primo pomeriggio migliaia di persone si siano riversate nelle strade dell’Avana. Ad accoglierle agenti di polizia in uniforme e in borghese che hanno caricato centinaia di manifestanti, molti dei quali violenti. La polizia ha risposto usando lo spray al peperoncino e picchiando con i manganelli.

Auto della polizia ribaltate all’Avana, 11 luglio 2021 (Foto di Yamil Lage/AFP via Getty Images)

Nel primo pomeriggio tutti i canali televisivi sono stati interrotti da una trasmissione del presidente Miguel Díaz-Canel che ha spronato a rispondere alla «destabilizzazione del Paese» con una «risposta rivoluzionaria»: «Chiediamo a tutti i rivoluzionari del Paese, a tutti i comunisti, di scendere in piazza». In molti l’hanno ascoltato: «Anche se non siamo comunisti, siamo patrioti», ha detto al Guardian Aylin Guerrero, 52 anni. Chi sta dalla sua parte, e quindi dalla parte del governo, è convinto che i manifestanti antigovernativi siano mercenari pagati dagli Stati Uniti, che spendono circa 20 milioni di dollari l’anno per la “promozione della democrazia” nell’isola. Il Guardian ha raccolto anche le loro testimonianze: «Sono qui per fame, perché non ci sono medicine, per mancanza di corrente, perché manca tutto», ha detto un uomo sui 40 anni. E ha continuato: «Voglio un cambiamento totale: un cambio di governo, elezioni multipartitiche e la fine del comunismo». Yusniel Pérez, 17 anni, armato di un sasso, ha detto: «Siamo qui perché siamo affamati e poveri. Non abbiamo cibo. Non abbiamo niente». I cubani stanno vivendo la più grave crisi economica in 30 anni. L’amministrazione Trump ha massacrato l’isola con oltre 200 nuove sanzioni per sabotare l’economia, che finora l’amministrazione Biden non ha abrogato.

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