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11:46 sabato 25 ottobre 2025
Da quando è uscito “The Fate of Ophelia” di Taylor Swift sono aumentate moltissimo le visite al museo dove si trova il quadro che ha ispirato la canzone Si tratta del Museum Wiesbaden, si trova nell’omonima città tedesca ed è diventato meta di pellegrinaggio per la comunità swiftie.
Yorgos Lanthimos ha detto che dopo Bugonia si prenderà una lunga pausa perché ultimamente ha lavorato troppo ed è stanco Dopo tre film in tre anni ha capito che è il momento di riposare. Era già successo dopo La favorita, film a cui seguirono 5 anni di pausa.
Al caso del furto al Louvre adesso si è aggiunto uno stranissimo personaggio che forse è un detective, forse un passante, forse non esiste È stato fotografato davanti al museo dopo il colpo, vestito elegantissimamente, così tanto che molti pensano sia uno scherzo o un'immagine AI.
L’azienda che ha prodotto il montacarichi usato nel colpo al Louvre sta usando il furto per farsi pubblicità «È stata un'opportunità per noi di utilizzare il museo più famoso e più visitato al mondo per attirare un po' di attenzione sulla nostra azienda», ha detto l'amministratore delegato.
I dinosauri stavano benissimo fino all'arrivo dell'asteroide, dice uno studio Una formazione rocciosa in Nuovo Messico proverebbe che i dinosauri non erano già sulla via dell’estinzione come ipotizzato in precedenza.
Nelle recensioni di Pitchfork verrà aggiunto il voto dei lettori accanto a quello del critico E verrà aggiunta anche una sezione commenti, disponibile non solo per le nuove recensioni ma anche per tutte le 30 mila già pubblicate.
Trump ci tiene così tanto a costruire un’enorme sala da ballo alla Casa Bianca che per farlo ha abbattuto tutta l’ala est, speso 300 milioni e forse violato anche la legge Una sala da ballo che sarà grande 8.361 e, secondo Trump, assolverà a un funzione assolutamente essenziale per la Casa Bianca.
L’episodio di una serie con la più alta valutazione di sempre su Imdb non è più “Ozymandias” di Breaking Bad ma uno stream di Fortnite fatto da IShowSpeed Sulla piattaforma adesso ci sono solo due episodi da 10/10: "Ozymandias" e “Early Stream!”, che però è primo in classifica perché ha ricevuto più voti.

Agenda della Design Week

7 cose da fare mercoledì 18 aprile nella Milano del Salone del Mobile.

di Studio
18 Aprile 2018

Secondo appuntamento della nostra guida per il Fuorisalone. Se vi siete persi gli eventi e gli incontri segnalati martedì, potete comunque recuperarli, la maggior parte degli appuntamenti sono in corso per tutta la settimana. Oggi alle 19 negli spazi di Lineapelle, ci sarà inoltre un cocktail di presentazione di Studio n. 34, con cui anche noi, con la copertina dedicata a Michele De Lucchi, celebreremo la settimana del Salone.

Mercoledì 17 aprile

Vitra: Typecasting (Arena La Pelota, via Palermo 10)
Lo stand espositivo al Salone del Mobile di Vitra viene integrato con un’installazione in città, negli spazi dell’ex arena sportiva La Pelota. L’esposizione Typecasting. An Assembly of Iconic, Forgotten and New Vitra Characters, passa in rassegna la storia dell’azienda svizzera attraverso una selezione di progetti, pro-otti e studi di design. Si tratta di un percorso per conoscere nel dettaglio storia, presente e futuro dell’azienda svizzera di arredamento. Tra le altre cose l’installazione accende anche i riflettori sui cambiamenti in atto nella società contemporanea e sui loro effetti sulle tipologie d’arredo convenzionali. Tanti i designer coinvolti, che per l’occasione sono stati invitati a dare forma alle proprie idee sul tema. A tenere le fila del percorso espositivo è Robert Stadler, designer austriaco classe 1966 attivo in diversi settori, che indaga le identità degli oggetti ed esplora lo spazio espositivo lavorando al con ne tra arte e design. Nel 1992 ha co-fondato il gruppo Radi Designers, attivo fino al 2008. Nel 2001 ha fondato il proprio studio di progettazione a Parigi, dove lavora collaborando con clienti come Dior, Lobmeyr, Palais de Tokyo, Ricard, Thonet e Vitra.

Poltronova: Superonda (Giardino della Triennale, via Alemagna 6)
Il 2018 è un anno di anniversari da celebrare. Cinquant’anni fa il gruppo fiorentino Archizoom disegnava Superonda, uno dei primi divani realizzati senza scheletro portante, composto da un unico blocco di poliuretano tagliato in due da un’onda con rivestimento in sky lucido in bianco, nero e rosso. Le due parti si incastrano e sovrappongono, creando diverse configurazioni: Superonda può essere divano, letto e chaise longue. Per festeggiare il traguardo di questa icona, Poltronova ha deciso di realizzare sei limited edition che saranno esposte nei giorni della Milano Design Week nel Giardino della Triennale di Milano. Poltronova ha richiamato all’appello i membri del gruppo radicale fiorentino, che si sono divertiti a disegnare un nuovo abito per Superonda. «Ci è sembrato logico celebrarla con una festa sul prato, all’origine era quello di Villa Strozzi a Firenze, sede dello studio Archizoom, quest’anno sarà quello del giardino della Triennale di Milano», ha dichiarato Roberta Meloni, presidente di Poltronova.

100X100 Achille (Fondazione Castiglioni, piazza Castello 27)
Cento anni dalla nascita di un progettista di rilievo come Achille Castiglioni meritano di essere celebrati. Immediato pensare a una mostra antologica con i pezzi del maestro milanese. Ma la Fondazione Castiglioni, guidata dai figli Giovanna e Carlo, ha preferito qualcosa di più originale. Ha chiamato all’appello alcuni nomi illustri del panorama del design, italiani ma anche internazionali, invitandoli a portare un dono e un biglietto di auguri personalizzato per celebrare l’anniversario. Non un dono qualunque ma un oggetto “normale”, non firmato, proprio come quelli che punteggiano la casa studio di Piazza Castello 27 e che Castiglioni ha collezionato nel corso della sua carriera. La mostra, intitolata 100×100 Achille, è curata da Domitilla Dardi e Chiara Alessi e vede il coinvolgimento, tra gli altri, dei fratelli Bourorullec, Studio Formafantasma, Konstantin Grcic, Giulio Iacchetti, Enzo Mari, Alessandro Mendini, Philippe Starck e Patricia Urquiola. L’allestimento è firmato dallo Studio Calvi e Brambilla, che ha progettato un display costituito da strutture mobili e versatili dove sono custoditi i regali dei designer, tra cui una serie di sacchetti di plastica del freezer, un acciarino, forbici da bonsai, occhialetti da nuoto e persino un fidget spinner. Messi insieme vanno a costituire il primo nucleo di un possibile “Museo dell’oggetto anonimo”, fatto di oggetti progettati da autori ignoti scelti da designer molto noti.

Baars & Bloemho: Transitions III (Ventura Centrale, via Ferrante Aporti 9)
Anche quest’anno Baars & Bloemho torna ad animare gli spazi di Ventura Centrale. Per l’occasione presenta la nuova edizione di Transitions III: Experimental Inventiveness, invitando sei designer e studi di progettazione olandesi a plasmare i suoi materiali decorativi dopo aver frugato nell’archivio dell’azienda. I protagonisti: Bart Joachim van Uden, Christian Heikoop, Floris Wubben, Job van der Berg, Mae Engelgeer e Studio Truly Truly.

Restart: 20x120x30
Restart ha scelto il format quadrato caro a Instagram per raccontare la nuova collezione, tra lampade in ottone, lampade total black, tavolini e sedie in corda. I prodotti sono racchiusi all’interno di display da 120x120x30cm dove una serie di fondali tematici dialogano per affinità elettive con gli arredi. Il concetto richiama le scatole in fibrone, grandi e piccole e coloratissime, che svolgevano la funzione di proteggere e archiviare documenti importanti e fotografie. Quello di Restart è un omaggio alla progettazione dell’allestimento delle vetrine, da quelle di Selfridges a Londra fino ad arrivare alla Rinascente dove si alternano prodotti, installazioni e spazi di performance. Nei giorni della Milano Design Week, un po’ come fosse una vetrina nella vetrina, il progetto approda nei retailer in città, tra gli altri lo Spazio Lineapelle di via Brisa 3 e la Gioielleria Pennisi di via Manzoni 29.

Make a D(w)ish (28 posti, via Corsico 1)
cucina e design si incontrano al ristorante 28 Posti di via Corsico al numero 1 con una capsule collection che nasce dal sodalizio creativo tra i proprietari del ristorante, lo chef Marco Ambrosino e l’industrial designer Odo Fioravanti. Il risultato è Make a D(w)ish, vale a dire un percorso culinario che si concretizza attraverso una serie di piatti-ricette in cui la ricetta prende forma dal piatto e viceversa. I dispositivi realizzati e abbinati alle portate sono in tutto sei, dall’antipasto al dolce: un percorso che diventa un’esperienza da provare tutti i giorni dal 17 al 22 aprile, a pranzo oppure a cena. Un esempio? Stendipanni – Cioccolato alla lattuga di mare, limone e ori, meringa di gelsomino.

Valentina Cameranesi: Panorama (Spazio ex Meazza, piazza Cardinal Massaia)
Nella sua mostra personale, in scena all’ex Spazio Meazza, Valentina Cameranesi si confronta con l’impulso di costruire un mondo a propria immagine. Intitolata Panorama, è curata da Annalisa Rosso e si articola in cinque vetrine che rendono espliciti alcuni elementi cardine del suo lavoro: temi, linguaggi e interlocutori. Il percorso espositivo evidenzia la ricerca condotta dalla designer. Ai nuovi materiali come i metalli si affiancano quelli d’elezione, come i tessuti e la ceramica.

Immagini tratte da Vitra: Typecasting (in evidenza) e Archizoom: Superonda (all’interno)
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