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È morto Claude Lanzmann

Nella sua casa parigina, il 5 luglio è morto a 92 anni, ancora artisticamente attivo, Claude Lanzmann, l’autore della più completa, approfondita e citata opera cinematografica sull’Olocausto, Shoah: un documentario di 9 ore, uscito nel 1985 dopo 11 anni di lavoro e che in Italia è pubblicato da Einaudi Stile Libero.
Lanzmann nacque a Parigi nel 1925, fratello di Jacques, noto scrittore a autore di canzoni, convisse per alcuni anni con Simone de Beauvoir e diresse Les Temps Modernes, rivista da lei fondata con Jean-Paul Sartre. È stato un regista “tardivo” e poco prolifico, ma che ha lavorato fino a oggi; il suo penultimo film, Napalm, uscito nel 2017, racconta di un viaggio fatto in Corea del Nord quando era un giovane giornalista.
Il suo Shoah è stato considerato da molti importanti critici come uno dei più grandi documentari di tutti i tempi, se non il più grande. Si tratta in sostanza di una storia orale dell’Olocausto raccontata dai superstiti nei luoghi in cui lavorò la macchina dell’orrore nazista: Treblinka, Auschwitz, Chelmno e il ghetto di Varsavia.


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