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Le proteste di Bloquons tout in Francia sarebbero partite tutte da un post in un gruppo Telegram Un post neanche tanto recente: è apparso su Telegram a maggio ma è diventato virale negli ultimi giorni, subito prima e subito dopo le dimissioni di Bayrou.
C’è un nuovo uomo più ricco del mondo che ha superato Elon Musk grazie all’AI Si chiama Larry Ellison e ha scavalcato l'allievo-rivale grazie alla crescita record della sua Oracle, dovuta agli investimenti nell'intelligenza artificiale.
Due giorni prima dell’omicidio il magazine Jezebel aveva assunto delle streghe per mandare una maledizione a Charlie Kirk Con una nota all'articolo, l'editor della testata femminista si è trovato costretto a condannare l'accaduto.
È uscito il primo trailer di Nouvelle Vague, il film in cui Richard Linklater racconta Jean-Luc Godard che gira Fino all’ultimo respiro E che potremo vedere in streaming su Netflix, dove sarà disponibile dal 14 novembre.
Il biopic di Giorgio Armani è già in lavorazione  S’intitola Armani – The King Of Fashion ed è in lavorazione già da mesi, non si sa se con il benestare della famiglia o no.
OpenAI vuole portare il suo primo film animato fatto tutto con l’intelligenza artificiale al prossimo Festival di Cannes Si intitola Critterz, è già in corso di realizzazione, ma il progetto di presentarlo a Cannes appare molto difficile.
Dopo due anni di prove, EssilorLuxottica ha deciso di introdurre la settimana lavorativa corta Le sperimentazioni fatte fin qui hanno dato ottimi risultati, e ora l'azienda sembra intenzionata a cambiare definitivamente modello di produzione
La vita e la carriera del giovane Gigi D’Alessio diventeranno un film Il biopic si intitolerà Solo se canti tu e a interpretare D'Alessio sarà Matteo Paolillo, meglio noto come Edoardo Conte di Mare fuori.

Cinque cose importanti sul voto in Olanda

16 Marzo 2017

Non succede spesso che un primo ministro uscente perda un quarto della sua rappresentanza in parlamento ma possa comunque dichiararsi il vincitore di una tornata elettorale, scrive Politico. In Olanda, però, a Mark Rutte ieri è successo proprio questo: il suo Partito popolare per la libertà e la democrazia rimane il più votato del Paese, e l’estrema destra di Geert Wilders è stata arginata. Le elezioni dei Paesi Bassi, secondo il magazine, ci possono lasciare almeno cinque insegnamenti.

1 – La crisi di rapporti con la Turchia ha aiutato il premier uscente. «Era un’elezione senza una vera narrazione finché non è intervenuto il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan», scrive Politico. Erdogan, che aveva tentato di inviare a un comizio a Rotterdam il suo ministro degli Esteri Çavuşoğlu e poi, incassato il niet del governo olandese, aveva proceduto a inviare comunque un altro ministro, Fatma Betül Sayan Kaya, il cui ingresso nel Paese era stato bloccato dalla polizia, causando le celebri dichiarazioni di Erdogan che vedevano «vestigia naziste» in questo modus operandi.

The Dutch Prime Minister Speaks To The Public Ahead Of The March Election

2 – Ora la questione è aperta. I risultati di ieri hanno segnato un’emorragia di voti subita dai principali partiti tradizionali: quello di Rutte mantiene la maggioranza con appena 31 seggi, lontani dai 76 che gli garantirebbero la maggioranza, e sarà costretto a corteggiare Appello cristiano democratico e i liberisti di D66, entrambi con 19 seggi. Non basterà però, e la coalizione andrà necessariamente estesa ai verdi o al Partito laburista.

3 – Il Labor ha subito una disfatta. Una delle formazioni politiche protagoniste della politica olandese, un tempo catalizzatrice di grande consenso alle urne, avrà soltanto 9 seggi nel nuovo parlamento: si tratta della più grande sconfitta del partito progressista olandese nella sua storia, presumibilmente indebolito dalla sua decisione di entrare in coalizione con Rutte nel 2012.

Geert Wilders Casts His Vote In The Dutch General Election

4 – Hanno vinto i partiti pro-Europa. E non era scontato, visto il clima che si respira nel continente: le elezioni olandesi erano viste come una specie di referendum sull’Unione europea, e i due partiti che hanno registrato un aumento di seggi significativo, Sinistra verde e D66, hanno impostato le loro campagne elettorali su posizioni marcatamente europeiste.

5 – Il dilemma ecologista. Sinistra verde ha quadruplicato i suoi seggi, portandoli da 4 a 16, per l’appunto, ma non si tratta di un risultato abbastanza largo da fare del partito ecosocialista un protagonista della politica olandese. E poi, anche se il suo leader trentenne Jesse Klaver è riuscito a diventare il capo de facto della sinistra dei Paesi Bassi, si tratta di una sinistra che non attraversa un grande periodo: nelle intenzioni di Klaver (e secondo ciò che ha dichiarato in campagna elettorale), Sinistra verde avrebbe dovuto entrare in coalizione con altri partiti socialisti o progressisti, ma i risultati delle urne dicono che non sarà così.

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