Non c’era alcuna «intenzione di esprimere sostegno a nessuna opinione o posizione» da parte di Kojima, si legge nel comunicato stampa della Kojima Productions.
Anche Charli XCX si è messa a scrivere su Substack
Il suo primo post si intitola "Running on the spot of a dream" e parla di blocco della scrittrice/musicista/artista.
Charli XCX ha deciso di raccontare quanto sfinente possa essere il processo creativo, anche quando porta a un successo enorme come il suo. E ha deciso di farlo sulla piattaforma che ormai tutte le celebrity usano per raccontare i fatti loro, cioè Substack. Annunciato con un post su Instagram pubblicato mercoledì 12 novembre, “Running on the spot of a dream” è il titolo del pezzo con il quale Charli XCX approda su Substack, e come suggerisce la foto (fatta ovviamente con il flash) della sua scrivania – con tanto di disegnini appesi al muro e cavi del computer in vista, di fianco ad un evidenziatore verde fluo – l’intento sembra essere quello di raccontarci la sua quotidianità.
Come riporta The Cut, nel testo – una sorta di flusso di coscienza – Charli XCX riflette sul significato della sua arte, cosa significa produrre musica e la sensazione che si prova nel momento in cui esce un album, paragonando l’esperienza a quella di mettere alla luce un figlio. «Cosa succede se far nascere il bambino cambia il tuo rapporto e la tua connessione con lui, cambiando parzialmente il tuo scopo?». A seguito dell’uscita di Brat, Charli racconta di come per mesi abbia provato una sensazione di vuoto, sentendosi bloccata a livello creativo, come se fosse costretta a continuare a spremere un’idea con la quale aveva già convissuto per anni. La creatività sembra averla poi ritrovata grazie ad un nuovo progetto, iniziato grazie a una telefonata avvenuta nel dicembre 2024 con la regista Emerald Fennell, che l’ha coinvolta nella colonna sonora della trasposizione cinematografica di Cime Tempestose, in uscita a febbraio 2026 in Italia. «Mi stavo immergendo in una storia che non era la mia, un racconto intriso di storia, una storia che esiste dal 1847 (thank you so much Emily Brontë)». Pochi giorni prima dell’annuncio del suo arrivo su Substack, Charli ha anche rivelato la prima canzone realizzata per la colonna sonora del film: “House”, scritta e cantata assieme a John Cale.
La capacità di autoanalisi, insieme ad una trasparenza verso le proprie debolezze e vulnerabilità, sono qualità che Charli XCX aveva già dimostrato con Brat. Se Substack diventerà un canale per ulteriori riflessioni della cantante non si può sapere, in ogni caso leggere delle difficoltà che si incontrano quando il proprio lavoro dipende dalla creatività «it just felt right».
Non c’era alcuna «intenzione di esprimere sostegno a nessuna opinione o posizione» da parte di Kojima, si legge nel comunicato stampa della Kojima Productions.
Non un giornalista né un detective né un cosplayer né un buontempone: Elias Garzon Delvaux è solo un ragazzo a cui piace vestire elegante e visitare musei.