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03:32 giovedì 10 luglio 2025
Ed Sheeran si è dato alla pittura e ha provato a imitare Jackson Pollock con risultati abbastanza discutibili Ma almeno si è sforzato di tenere "bassi" i prezzi delle sue "opere": meno di mille sterline a pezzo, che andranno tutte in beneficienza.
Dopo l’ultimo aggiornamento, Grok, l’AI di X, ha iniziato a parlare come un neonazista In una serie di deliranti post uno più antisemita dell'altro, Grok è pure arrivato a ribattezzarsi "MechaHitler".
La novità più vista su Netflix è un documentario su una nave da crociera coi bagni intasati Si intitola Trainwreck: Poop Cruise, è in cima alla classifica negli Stati Uniti ed è popolarissimo anche nel resto del mondo.
Al Festival di Locarno verrà presentato Mektoub, My Love: Parte Due di Abdellatif Kechiche, il film che nessuno ha mai voluto proiettare È già il titolo più atteso del concorso, che andrà a completare una trilogia scandalosa e travagliatissima, e sicuramente scatenerà la polemica.
Cosa dice Lena Dunham di Too Much, la sua nuova serie, che esce domani E, soprattutto, 13 anni dopo Girls. In un lungo profilo su Variety, Dunham ha raccontato cosa ha fatto in questi anni e quanto di lei c'è in questa serie.
Dalle prime recensioni, il nuovo Superman sembra più bello del previsto Dopo le prime stroncature pubblicate per sbaglio, arrivano diversi pareri favorevoli. Su una cosa tutti sembrano d’accordo: David Corenswet è un ottimo Clark Kent. 
Per combattere i deep fake, la Danimarca garantirà ai suoi cittadini il copyright delle loro facce Il governo sta cambiando la legge sul diritto d’autore per proteggere impedire i "furti" di volti, corpi e voci.
I fan di Squid Game hanno odiato il finale della serie e quindi si stanno facendo i loro finali usando l’AI Sui social c'è già chi propone lo Squid Game dei finali di Squid Game, il vincitore diventa quello ufficiale.

Una buona notizia per il clima: il buco dell’ozono è il più piccolo degli ultimi decenni

17 Settembre 2019

Quest’anno il buco dell’ozono sull’Antartide potrebbe essere uno dei più piccoli degli ultimi tre decenni e, secondo le previsioni, dovrebbe crescere poco nei prossimi mesi. A dirlo è il servizio europeo di monitoraggio dell’atmosfera di Copernicus (CAMS). Attualmente, sostengono gli scienziati, la sua area è almeno la metà di quella degli ultimi anni: solo 5 milioni di km quadrati. Lo scorso anno era di oltre 20 milioni, mentre nel 2017 era sui 10 milioni. Il buco, inoltre, è decentrato e lontano dal polo. «La riduzione della concentrazione di ozono nell’atmosfera e la formazione del buco ogni anno è causata da complessi processi metereologici e chimici», si legge sul sito web dell’agenzia europea, che spiega come il fenomeno si ripeta annualmente durante la stagione estiva, raggiungendo il suo picco ad ottobre. Mentre a dicembre la situazione si normalizza.

Il protocollo di Montreal del 1987 ha vietato l’uso delle sostanze chimiche più pericolose. E questo potrebbe aver influito sulla riduzione del fenomeno, ipotizza l’agenzia: «Da quando gli idrocarburi alogenati sono stati vietati, lo strato di ozono si sta lentamente ricostruendo; i dati mostrano chiaramente un trend di diminuzione del buco». L’efficacia del trattato internazionale, però, non è così facilmente dimostrabile, chiarisce Richard Engelen, alla guida del CAMS, alla Bbc: «Non c’è un reale legame con il Protocollo di Montreal, con il quale abbiamo cercato di ridurre il cloro e il bromo nell’atmosfera. Perché queste sostanze sono ancora lì – spiega lo studioso – È più che altro legato a eventi dinamici». Il motivo scatenante dell’eccezionale riduzione del buco dell’ozono, quindi, non è ancora chiarissimo: «Al momento, penso che questa sia un’interessante anomalia. Abbiamo bisogno di capire di più sulle cause che l’hanno provocata», conclude Engelen.

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