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Brian Cox non ha visto il finale di Succession perché non gliene frega già più niente

Parlando con la Bbc, Brian Cox ha confessato di non aver guardato il finale di Succession e di non avere nessuno ntenzione di farlo. «Tanto per cominciare, non mi è mai piaciuto vedermi sullo schermo», ha cominciato l’attore, quasi a nascondere il vero motivo della sua reticenza, che ammette subito dopo, contraddicendosi: «Diciamo che a causa di quello che è successo a Logan, non sono propenso a guardare». Prima dice che non ama guardarsi, poi dice che non guarda il finale perché (spoiler, ma ormai lo sanno tutti: dopo il terzo episodio della quarta e ultima stagione sui social si è scatenato il finimondo, ne parlavamo qui) Logan muore.

È una delle caratteristiche più divertenti di Succession: l’apparente aderenza tra la personalità dei personaggi e quella degli attori, un gioco che loro stessi portano avanti fin dall’inizio, compresa la sfida tra Kendall e Logan (ne avevamo scritto qui). Se della tragicità involontariamente comica di Kendall/Jeremy Strong si è parlato molto per via del discusso ritratto del New Yorker, nelle interviste è Kieran Culkin stesso ad appropriarsi della frustrazione sessuale di Roman fingendo di condividerla (ad esempio qui). Allo stesso modo Cox ostenta il tono burbero e strafottente di Logan, uno che di certo non guarderebbe la puntate in cui non c’è più (nella penultima, il funerale, è addirittura dentro una bara) e quegli incompetenti dei suoi figli non fanno altro che combinare danni. «Sapevo come sarebbe andata a finire, perché sapevo che Logan aveva già organizzato e previsto tutto. Quindi immagino che, alla fine, Logan abbia vinto, anche se è nella tomba», ha scherzato Cox prima di tornare serio e dire: «È una situazione strana. Io non mi aggrappo alle cose. Quando è finita, è finita, e io vado avanti».