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16:52 mercoledì 9 luglio 2025
La novità più vista su Netflix è un documentario su una nave da crociera coi bagni intasati Si intitola Trainwreck: Poop Cruise, è in cima alla classifica negli Stati Uniti ed è popolarissimo anche nel resto del mondo.
Al Festival di Locarno verrà presentato Mektoub, My Love: Parte Due di Abdellatif Kechiche, il film che nessuno ha mai voluto proiettare È già il titolo più atteso del concorso, che andrà a completare una trilogia scandalosa e travagliatissima, e sicuramente scatenerà la polemica.
Cosa dice Lena Dunham di Too Much, la sua nuova serie, che esce domani E, soprattutto, 13 anni dopo Girls. In un lungo profilo su Variety, Dunham ha raccontato cosa ha fatto in questi anni e quanto di lei c'è in questa serie.
Dalle prime recensioni, il nuovo Superman sembra più bello del previsto Dopo le prime stroncature pubblicate per sbaglio, arrivano diversi pareri favorevoli. Su una cosa tutti sembrano d’accordo: David Corenswet è un ottimo Clark Kent. 
Per combattere i deep fake, la Danimarca garantirà ai suoi cittadini il copyright delle loro facce Il governo sta cambiando la legge sul diritto d’autore per proteggere impedire i "furti" di volti, corpi e voci.
I fan di Squid Game hanno odiato il finale della serie e quindi si stanno facendo i loro finali usando l’AI Sui social c'è già chi propone lo Squid Game dei finali di Squid Game, il vincitore diventa quello ufficiale.
Una delle ragioni del disastro causato dell’alluvione in Texas potrebbero essere state le troppe allerte meteo ricevute dalla popolazione Si chiama warning fatigue, cioè la tendenza a sottovalutare o ignorare un pericolo che viene segnalato troppe volte e troppo spesso.
Netflix ha annunciato la data d’uscita della serie di Stefano Sollima sul Mostro di Firenze E ha pure pubblicato il primo teaser trailer. Si parla già di una possibile prima alla Mostra del cinema.

L’ex prete trumpiano che scrive per Breitbart a Roma

11 Gennaio 2017

La vittoria elettorale di Donald Trump, che si insedierà alla Casa Bianca il 20 gennaio, ha acceso i riflettori su Breitbart, il sito ultraconservatore che è stato tra i primi media a sostenere il tycoon durante le primarie repubblicane e che durante le ultime elezioni ha rappresentato una delle voci trumpiane più riconoscibili (alcuni definiscono Breitbart come megafono dell’alt-right, altri invece hanno coniato ad hoc il termine “alt-light” per indicare le sue posizioni radicali ma non apertamente neo-naziste come quelle di altri siti dell’alt-right). Una delle personalità chiave del sito, Steve Bannon, sarà il chief strategist del neo-presidente. Un aspetto meno noto di Breitbart, però, è che ha un corrispondente a Roma, un teologo cattolico nonché ex prete: si chiama Thomas Williams ed è appena stato scritto un suo ritratto sul New York Times.

Il giornalista del Nyt Jason Horowitz descrive Williams come un «teologo poliglotta e telegenico», definendolo come «gradevole e pacato», tratti che fanno di lui una «voce insolitamente gentile all’interno del coro sguaiato di Breitbart». Williams, che a quei tempi vestiva ancora l’abito talare, ha conosciuto Bannon nel 2004 grazie alla passione comune per La passione di Cristo, il film scritto e diretto da Mel Gibson: «All’inizio ho pensato fosse un po’ matto», ha raccontato a Horowitz. Nello stesso periodo ha avuto un figlio dalla storica dell’arte Elizabeth Lev, ma la cosa è rimasta a lungo segreta. Sempre in quegli anni Williams è diventato una celebrità minore negli Usa a causa del suo sostegno a Marcial Maciel Degollado, il prelato messicano accusato di avere commessi molti abusi sessuali: ogni volta che una televisione aveva bisogno di una voce pro-Degollado, intervistava lui. Soltanto quando Ratzinger obbligò il sacerdote a dimettersi, Williams riconobbe che era colpevole.

Nel 2012 Williams ha deciso di riconoscere pubblicamente il figlio, che tra l’altro è disabile, e di abbandonare l’abito talare per sposare la madre del bambino. L’anno dopo si è trasferito in Italia con Elizabeth Lev. Trovandosi improvvisamente senza una fonte di reddito, l’ex sacerdote ha iniziato a scrivere per Breitbart. Si è occupato di immigrazione, dipingendo in modo negativo i rifugiati, che secondo lui pisciano sulle statue della Madonna. Inoltre ha lodato la vittoria di Virginia Raggi a Roma che avrebbe segnato «un colpo di reni da parte dei cittadini contro l’establishment» e scritto articoli sulle resistenze conservatrici a Papa Francesco all’interno della Chiesa cattolica. Tuttavia, nell’intervista al Nyt, ha detto di non condividere la linea trumpiana sull’immigrazione e di avere la stima del pontefice.

Immagini Vincenzo Pinto (AFP/Getty Images)
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