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La prima boyband israelo-palestinese si è dimostrata una pessima idea
Presentati come «la prima band pop israelo-palestinese al mondo» gli as1one hanno lanciato il loro singolo di debutto il mese scorso, suscitando reazioni molto negative da parte degli utenti dei social. Il gruppo è composto da sei fotogenici ragazzi, di cui quattro israeliani e due palestinesi. «È una disgustosa trovata pubblicitaria, soprattutto considerando cosa sta succedendo a Gaza e in Cisgiordania», è uno dei commenti riportati da Middle East Eye, che tra le altre cose sottolinea l’infelice tempistica dell’uscita, così vicina al primo anniversario dell’attacco del 7 ottobre.
Whenever Israelis do this shit, it’s always the most artificial and hollow presentation imaginable. Nothing about this group is organic or sincere. They were created by two rich American record execs who held nationwide auditions where they hand picked each member. It’s a grift. https://t.co/o16qreWQg1
— barry with the NED (@bonzerbarry) September 26, 2024
Secondo qualcuno, la canzone, che promuove un’idea molto superficiale di pace e unità, è un orribile «tentativo di spostare l’attenzione dal genocidio»: suona un po’ strano cercare di veicolare attraverso la musica un messaggio di unità in un momento in cui il conteggio dei palestinesi uccisi è arrivato a 41.500. Il titolo della canzone, “All Eyes On Us”, ha peggiorato la situazione: in molti l’hanno considerato una fastidiosa appropriazione della frase (e alla storia realizzata con l’AI) diventata virale dopo la strage di Rafah. «Non ho problemi con la “diversità” della boy band», ha commentato un altro utente. «Ho problemi con il fatto che sia il marchio della boy band. Per me, la vera coesistenza parla da sola. Non c’è bisogno di vantarsene e di certo non verrà monetizzata».
The boyband as1one is an example of what BDS calls ‘normalisation’. Acting like ‘Israel’ and Palestine are two equivalent legitimate states that can come together peacefully through the arts. As opposed to one being a settler colony occupying the other and committing genocide.
— we keep us spooky (@pleather_trash) September 26, 2024
La band, che si pronuncia “as one”, è stata creata a tavolino dai dirigenti musicali americani James Diener e Ken Levitan, noti per aver creato i Maroon 5 e i Kings Of Leon. L’intento era quello di creare una “versione israeliana dei BTS”. Per creare il gruppo, nel 2021 sono state organizzate delle audizioni in tutto Israele. Non sono stati tenuti casting nella Cisgiordania occupata e a Gaza a causa di alcune “difficoltà logistiche”.