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La danzatrice del ventre è diventato un mestiere molto pericoloso da fare in Egitto Spesso finiscono agli arresti per incitazione al vizio: è successo già cinque volte negli ultimi due anni, l'ultima all'italiana Linda Martino.
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Nell’internet del futuro forse non dovremo neanche più cliccare perché farà tutto l’AI Le aziende tech specializzate in AI stanno lanciando nuovi browser che cambieranno il modo di navigare: al posto di cliccare, chatteremo.
Trump si è complimentato con il Presidente della Liberia per il suo inglese, non sapendo che in Liberia l’inglese è la prima lingua Joseph Boakai, nonostante l'imbarazzo, si è limitato a spiegargli che sì, ha studiato l'inglese nella sua vita.
Ed Sheeran si è dato alla pittura e ha provato a imitare Jackson Pollock con risultati abbastanza discutibili Ma almeno si è sforzato di tenere "bassi" i prezzi delle sue "opere": meno di mille sterline a pezzo, che andranno tutte in beneficienza.
Dopo l’ultimo aggiornamento, Grok, l’AI di X, ha iniziato a parlare come un neonazista In una serie di deliranti post uno più antisemita dell'altro, Grok è pure arrivato a ribattezzarsi "MechaHitler".
La novità più vista su Netflix è un documentario su una nave da crociera coi bagni intasati Si intitola Trainwreck: Poop Cruise, è in cima alla classifica negli Stati Uniti ed è popolarissimo anche nel resto del mondo.

È morta la pittrice a cui Tim Burton si ispirò per il suo film Big Eyes

01 Luglio 2022

Se non sapete chi è Margaret Keane, c’è un modo molto semplice per scoprirlo: guardare il biopic di Tim Burton del 2014 che si chiama Big Eyes. Nel film, il secondo lavoro biografico diretto da Tim Burton dopo Ed Wood del 1994 (sceneggiato dagli stessi autori, Scott Alexander e Larry Karaszewski) la pittrice è interpretata da Amy Adams, mentre nel ruolo del marito c’è Christoph Waltz. In occasione dell’uscita del film, nel 2014, la pittrice aveva raccontato al Guardian la sua storia incredibile, ovvero di come il marito l’aveva schiavizzata per anni spacciandosi per l’autore delle opere.

Il 29 giugno il Guardian ha annunciato la morte dell’artista per insufficienza cardiaca. Aveva 94 anni e viveva a Napa, in California. È morta nella sua casa. Peggy Doris Hawkins, questo il suo nome da ragazza, aveva studiato design a New York prima di trovare lavoro dipingendo culle negli anni ’50. Nel 1955 aveva conosciuto il futuro marito Walter Kane, che ebbe l’idea di iniziare a vendere i suoi dipinti di bambini dagli occhioni tristi fingendo fossero suoi. Kane manipolò la moglie convincendola che lasciargli firmare i suoi quadri e far finta che li avesse fatti lui fosse un’ottima soluzione commerciale. In effetti, andarono a ruba: negli anni ’60, nonostante i pareri ovviamente negativi dei critici d’arte, i bambini tristi di Walter Kane erano onnipresenti e tra i loro maggiori acquirenti vantavano star come Dean Martin e Joan Crawford. Perfino Andy Warhol diede la sua benedizione: «Penso che quello che fa Keane sia semplicemente fantastico. Se fosse brutto, non piacerebbe a così tante persone».

Quando Margaret riuscì a divorziare, nel 1970, poté finalmente annunciare di essere la vera autrice dei famosissimi bambini con gli occhioni. Nel 1986 citò in giudizio sia Walter Keane che Usa Today per aver affermato che era lui l’unico autore dei dipinti. La pittrice vinse la causa ma non ricevette mai i suoi 4 milioni di dollari di danni, perché il marito aveva dichiarato bancarotta. Non solo si era bevuto tutti i soldi, ma gli venne diagnosticata una rara patologia mentale chiamata disturbo delirante, che gli permise di non versare alla ex moglie nemmeno un centesimo fino a quando morì, nel 2000.

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