Era amato dal pubblico, era amato dai critici, era amato dagli attori, era amato dagli sceneggiatori: Reiner è stato uno dei maestri americani, una delle più influenti e carismatiche personalità mai viste a Hollywood.
È uscito il nuovo visual album di Beyoncé, Black Is King
«Gli eventi del 2020 hanno reso la visione e il messaggio del film ancora più rilevanti, le persone di tutto il mondo stanno intraprendendo un viaggio storico. Siamo tutti alla ricerca di sicurezza e luce. Molti di noi vogliono cambiare. Credo che quando noi neri raccontiamo le nostre storie, possiamo spostare l’asse del mondo e raccontare la nostra reale storia di ricchezza generazionale e ricchezza di anima che non sono raccontate nei nostri libri di storia». Con queste parole Beyoncé commenta il suo nuovo visual album, Black Is King, disponibile in streaming su Disney+ da oggi.
Scritto, diretto e prodotto da lei stessa, il progetto, di cui è possibile vede qualche frammento sul suo profilo Instagram dura 85 minuti e si collega al film di animazione del 2019 The Lion King, in cui la cantante aveva partecipato prestando la voce al personaggio di Nala. Come si legge nella descrizione su Disney +, Black Is King è dedicato «ai giovani re e regine di oggi alla ricerca delle proprie corone». E ancora: «La storia del percorso di un giovane re attraverso il tradimento, l’amore e l’identità di sé che onora i viaggi delle famiglie nere nel tempo».
Il film si collega anche a The Gift, l’album di Beyoncé pubblicato in parallelo con The Lion King, che conteneva collaborazioni con Kendrick Lamar, Childish Gambino, la figlia Blue Ivy Carter e il marito Jay-Z. Nel cast compaiono Naomi Campbell, Lupita Nyong’o e Tina Knowles-Lawson. È stato girato negli Stati Uniti, in Regno Unito e in diverse zone del Sud Africa e dell’Africa occidentale, i visual hanno coinvolto cineasti tra cui Ibra Ake e il regista di “Single Ladies” Jake Nava. Un’opera da considerare come un nuovo capitolo del grande, ambizioso racconto fatto di musica, moda, immagini e movimenti iniziato con Lemonade e Homecoming, ma anche dal meraviglioso When I Get Home di sua sorella Solange.
Il film di Albert Serra sul torero peruviano Andrés Roca Rey porta il documentario in un territorio inesplorato e violento, persino ostile allo spettatore. Ed è proprio questo a renderlo una delle opere fondamentali della storia recente del cinema.
Il libro, uscito 20 anni fa in Francia ma solo adesso in Italia, è il racconto in immagini e parole della breve storia d'amore con il fotografo Marc Marie, attraverso il quale Ernaux tocca tutti i temi che caratterizzano la sua letteratura.